{"id":48837,"date":"2022-12-06T11:21:39","date_gmt":"2022-12-06T10:21:39","guid":{"rendered":"https:\/\/albanialetteraria.it\/?p=48837"},"modified":"2022-12-19T10:26:09","modified_gmt":"2022-12-19T09:26:09","slug":"frammento-letterario-il-profumo-dei-giacinti-selvatici","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/albanialetteraria.it\/frammento-letterario-il-profumo-dei-giacinti-selvatici\/","title":{"rendered":"La storia di una donna albanese nel libro di Rosa Maria Vinci"},"content":{"rendered":"
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\u00abAllora? Come sto?\u00bb Fatima aveva lavorato tutta la notte con sua sorella. Alla fine il risultato del loro lavoro era stato notevole, anzi ad onor del vero proprio brillante. Una bella gonna pieghettata di tessuto tartan in lana quadri bianchi e neri, lunga quasi alla caviglia ed un giacchino bianco con fiori stilizzati ricamati a mano, nei toni che andavano dal grigio perla al nero. Sotto al giacchino una camicia bianca con dei graziosi bottoncini neri col gambo. Aveva fatto una piroetta facendo aleggiare la gonna in tutto il suo volume e calzato un paio di scarpe nere con la fibbia laterale ed un po\u2019 di tacco che stavano a meraviglia con il suo nuovo abbigliamento. \u00abBellissima!\u00bb aveva risposto Gushi. <\/em><\/p>\n
\u00abSembri un\u2019attrice americana, come quelle dei film d\u2019amore che proiettano al Vatra e kultures.\u00bb I Vatra e kultures o Focolari della cultura erano le sedi che il Partito deputava agli incontri educativi della popolazione, una sorta di auditorium dove da udire c\u2019erano soprattutto regole ed imposizioni. In Albania ogni paesino di campagna ne aveva uno, come aveva un ambulatorio, un negozio di alimentari ed un centralino telefonico. Il Partito garantiva ed ammetteva l\u2019indispensabile ad ogni comunit\u00e0. Fatima guard\u00f2 fuori dalla finestra della loro stanza. Era una bella giornata e sul lago dondolavano le piccole barche dei pescatori. Il sole che stava sorgendo proiettava le ombre dei salici sulle acque placide. I lunghi rami penduli accarezzavano la superficie specchiata. <\/em><\/p>\n
La bruma si disperdeva lentamente facendo pian piano comparire ciuffi di canne che una leggera brezza spettinava appena. Lungo la strada che correva parallela alla riva, fin dove la ragazza poteva allungare lo sguardo, tutto era gi\u00e0 in movimento. Tra le case di pietra di Bel\u0451sh Di Elbasan con gli spioventi di tegole rosse, la gente si muoveva gi\u00e0 pronta per affrontare il nuovo giorno. Anche lei era pronta per il suo primo giorno di lavoro: M\u0451suese di Shkolla Fillore, maestra di scuola elementare. Non stava pi\u00f9 nella pelle. Non vedeva l\u2019ora di arrivare a scuola e di iniziare la nuova vita. A soli diciotto anni lei sarebbe stata la prima insegnante di genere femminile nella Shkolla 8-vjecare del suo paese. Sapeva bene che sua madre era combattuta tra l\u2019orgoglio di avere una figlia cos\u00ec intraprendente e l\u2019imbarazzo di essere la madre di una ragazza cosi fuori dagli schemi da potersi considerare quasi scomoda, tuttavia Sabir\u00e8, sua madre appunto, per lei aveva venduto latte e uova <\/em>prodotte dagli animali che loro stessi allevavano, cosa vietata dal regime in quanto i prodotti degli allevamenti erano propriet\u00e0 statale. Con il ricavato del reato le aveva comprato sottobanco due bei tagli di tessuto perch\u00e9 lei potesse presentarsi a scuola in ordine e ben vestita per il suo primo giorno di lavoro. <\/em><\/p>\n
\u00abCerca di essere all\u2019altezza del compito\u00bb le aveva raccomandato \u00abe sii molto riservata, stai sempre al posto tuo e non metterti a discutere <\/em>con nessuno, ch\u00e9 io ti conosco! Ricorda sempre che le donne non possono misurarsi con gli uomini e devono stare al posto loro! Cos\u00ec deve essere! Non disonorare tuo padre ed i tuoi fratelli!\u00bb \u00abMa mamma! Non siamo pi\u00f9 all\u2019et\u00e0 della pietra!\u00bb \u00abFatima, fai come ti dico altrimenti lo sai che tuo padre metter\u00e0 immediatamente fine alla tua carriera di maestra. Lo sai bene che al minimo sbaglio… \u00c8 gi\u00e0 una cosa straordinaria che tu sia riuscita ad arrivare fin dove sei arrivata! Vuoi diventare argomento di discussione al Vatra e kultures?\u00bb<\/em><\/p>\n
Fatima aveva abbassato gli occhi e guardato l\u2019orlo del vestito di sua madre che toccava il pavimento: \u00abVa bene, mamma. Far\u00f2 come dici.\u00bb La madre l\u2019aveva baciata e benedetta: \u00abBismilahi rrahmani rrahim.\u00bb Fatima aveva preso la sua borsa: \u00abBismilahi rrahmani rrahim\u00bb ed aveva infilato la porta seguita da Hasan. Sabir\u00e8 infatti, per salvaguardare l\u2019onore della famiglia non le permetteva di recarsi al lavoro da sola e le aveva imposto di giungervi accompagnata tutte le mattine da suo nipote, primogenito di Gan\u00ec, il maggiore dei suoi figli. Quell\u2019anno il bambino era in terza elementare. C\u2019era anche qualche probabilit\u00e0 che diventasse uno<\/em> degli allievi di Fatima.<\/p>\n\t\t\t\t