Lo scorso 14 agosto, alla veneranda età di 92 anni, ci ha lasciato Abedin Preza, autore e traduttore di molti volumi nonché del primo vocabolario albanese-italiano/italiano-albanese pubblicato in Albania.
Quest’ultima, un’opera titanica, la quale riflette l’impegno, la passione ma soprattutto l’approccio scientifico del suo autore, è considerata tra gli strumenti più rilevanti e di supporto per lo sviluppo e la conoscenza della lingua italiana. I numeri ne testimoniano infatti la maestosità dell’opera: 70.000 parole, più di 1000 espressioni idiomatiche, 150.000 esempi illustrati.

Una grande passione per la lingua e la cultura italiana quella di Abedin Preza, riconosciutagli il 17 ottobre del 2006 con la concessione da parte del Presidente della Repubblica italiana del titolo di Cavaliere dell’Ordine della Stella, ordine istituito al fine di conferire riconoscimenti per gli italiani all’estero o stranieri che meglio hanno assistito nella ricostruzione dell’Italia nonché a coloro che abbiano acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e di collaborazione tra l’Italia e gli altri Paesi.
Saranno proprio le amicizie e le diverse collaborazioni con l’Italia a portarlo nel tempo a sviluppare un confronto simbiotico con le grandi opere in lingua italiana e che per le quali, grazie al lavoro certosino di traduzione, hanno trovato spazio nella complessa realtà sociolinguistica albanese. Tra queste ricordiamo l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto (Orlandi i çmendun) e la Satira politica di Carlo Alberto Sallustri, in arte Trilussa.
Oltre il dotto, nei ricordi di chi lo ha conosciuto e amato, come l’amico Ruzhdi Cara, intervistato recentemente dai media albanesi, c’è l’uomo semplice, devoto fin da piccolo agli studi e alla sua formazione. A conclusione degli studi, assolti i suoi obblighi di leva, non certo in un’epoca semplice come quella del dopoguerra e di ricostruzione del paese, per diverso tempo ha svolto lavori umili tra i campi agricoli della periferia di Tirana. Anche in quel periodo, tra sudore e fatica, non ha mai smesso di esercitare la sua grande passione per la lingua, raccogliendo e trascrivendo tra la gente di quelle aree rurali, parole ed espressioni fraseologiche in lingua albanese.
Umiltà e dedizione, elementi che hanno caratterizzato la sua vita e che ha voluto trasmettere continuamente ai suoi collaboratori, tra questi suo figlio Ervin Preza, coautore delle ultime versioni aggiornate del vocabolario e scomparso anch’egli recentemente in un tragico incidente stradale.
Colpisce l’umanità di Abedin Preza, fortemente segnata da epoche difficili e da sofferenze personali, ma mai scalfita nella volontà di poter esprimere la sua grande passione per la linguistica ed in particolare per la lingua italiana.