Alda Bardhyli, Direttrice del Centro Nazionale per il Libro e la Lettura in Albania, ha completato i suoi studi universitari presso la Facoltà di Storia e Filologia. Ha iniziato la sua attività di giornalista culturale nel 2000, scrivendo per riviste come “Albania” e “Dita”. Redattrice culturale per il quotidiano “Shqip”, la Bardhyli ha lavorato per dieci anni come corrispondente dall’Albania per il quotidiano “Koha Ditore”, realizzando interviste, analisi e reportage di politica, economia e cultura.
Nel 2009 è stata nominata direttrice di Edizioni 55, contribuendo all’accoglienza, in Albania, di importanti opere e autori del pensiero politico e storico mondiale. Nel 2014 ha lavorato come responsabile della casa editrice “Saras”, ente editoriale che si occupava di letteratura contemporanea, ricoprendo questo incarico fino al 2017. Nello stesso anno è stata nominata Direttrice delle pubblicazioni “UET PRESS”, oltre che dell’Istituto di Studi “Kadare” presso l’Università Europea di Tirana. È anche docente di semiotica per l’UET.
Alda Bardhyli è autrice di numerosi scritti critici e letterari incentrati sul libro e sulla cultura, nonché organizzatrice di attività pubbliche dedicate ai libri. È curatrice di oltre 50 volumi artistici, accademici e storici di importanti autori della letteratura mondiale e albanese.
Dal 2020 è membro del Consiglio di pubblicazione dell’Accademia delle Scienze d’Albania. Ha fatto parte di diverse giurie in concorsi nazionali e internazionali quali:
“Premi letterari nazionali 2019” (Presidente di giuria); “Tirana International Film Festival” (2016); Premio “Ardian Klosi” (2016); Premio letterario “Kadare” (2019); Premio “Vexi Buharaja” (2021). Bardhyli è anche membro dell’Animated Film Council presso il Cinematographic Center (2017-2020).
Tra le pubblicazioni a cura di Alda Bardhyl ricordiamo:
- Letërsia e turpit (Studi), UET PRESS
- Maks Velo – Jetë paralele (Pubblicazione del fascicolo sulla persecuzione dell’artista da parte della Security, accompagnato da una conversazione sull’arte durante la dittatura) – UET PRESS
- Adrian Civici, dialog në tri kohë – Onufri
- Një dialog i pambaruar me Kim Mehmetin – Logos-A
- Kohë për rrëfim – Dialog me Ismail Kadarenë Onufri
- Un amore transatlantico di Simone De Beauvoir. (Lavoro di traduzione)
Il Qendra Kombëtare e Librit dhe Leximit fa parte del tavolo di lavoro costituito per organizzare al meglio la presenza dell’Albania, Paese ospite d’onore del Salone del libro 2023. Alda ha gentilmente accolto la mia richiesta di scambiare qualche battuta in merito a tale partecipazione.
Qual è il ruolo del Centro per il Libro nel gruppo di lavoro che organizza la partecipazione dell’Albania al Salone del Libro di Torino?
Il Salone Libro di Torino rappresenta un evento di grande rilevanza per il panorama editoriale europeo, da oltre tre decadi; pertanto, l’invito che l’Italia ha rivolto quest’anno all’Albania affinché fosse il Paese ospite, rappresenta un’autentica onorificenza per la cultura albanese. La Ministra della Cultura d’Albania, Elva Margariti, ha colto, in tale invito, un’occasione unica per valorizzare al meglio la nostra tradizione letteraria e presentare i nostri autori presso un’importante vetrina internazionale.
Tutti i maggiori operatori del settore librario, tra cui il QKLL, la Facoltà di Lettere, l’Associazione degli Editori Albanesi, l’editore di Besa in Italia, l’Ambasciata d’Albania in Italia, sono coinvolti nella preparazione dell’evento, al fine di garantire una rappresentanza quanto più completa e di alto profilo del libro, degli autori e degli editori albanesi alla manifestazione. In questo contesto, il ruolo del Centro Nazionale per il Libro e la Lettura, l’istituzione preposta alla promozione della lettura e della diffusione del libro in Albania, è particolarmente rilevante, in quanto contribuisce a garantire un’adeguata visibilità del patrimonio culturale e letterario del nostro Paese.
Quali saranno le attività che coinvolgeranno direttamente il Centro?
Il Padiglione albanese a Torino è stato concepito come uno spazio che rifletterà, attraverso l’immagine curata dall’architetta Matilda Pano, una letteratura che, diversamente da altre letterature, ha mancato per più di cinquant’anni il nucleo della creazione artistica, che è la libertà. Tramite il simbolismo di un noto libro della letteratura albanese, i visitatori avranno la possibilità di incontrare uno stand, dalla struttura affascinante e invitante. Questo spazio non sarà solo espositivo: sarà a emblema di un dialogo continuo e costante, che per quattro giorni si incentrerà su importanti tematiche, come la letteratura, la memoria, la contemporaneità, le culture e la storia, tramite la voce di nomi noti della letteratura albanese.
QKLL avrà due suoi eventi in questa Fiera. La zona dantesca, la cultura dei vicini, le influenze comuni sarà il primo incontro che cercherà di portare una riflessione sulle relazioni tra due culture, quella italiana e quella albanese, nel corso dei secoli, ma anche su come tale zona culturale sia vista oggi e quanto domini nella cultura europea.
Il secondo sarà intitolato Non temere, è una tempesta. Prendendo spunto dalla celebre espressione di Virgilio, parleremo degli scrittori di oggi, del loro ruolo di fronte alla pressione del tempo, del percorso solitario dell’autore che spesso si trova tra i vivi e i morti. Entrambi gli appuntamenti vedranno protagonisti personaggi noti della cultura italiana, insieme ai letterati albanesi.
Quali benefici pensi che ciò possa portare all’Albania culturale?
Quando culture diverse entrano in contatto, si crea un ambiente ricco di dialogo e di scambio di idee. Eventi come la Fiera del Libro offrono un’ottima opportunità per mostrare la profondità e la diversità del pensiero albanese e per posizionarlo come un importante attore nei circoli intellettuali balcanici ed europei.
Grazie a questa partecipazione, gli autori albanesi avranno la possibilità di connettersi con editori e personalità dell’industria editoriale italiana e oltre; un’opportunità unica per condividere il proprio lavoro con un pubblico più ampio e per entrare in dialogo con creatori che hanno in comune la stessa passione per la letteratura e la cultura.
Il pensiero albanese è rimasto nell’ombra per lungo tempo ed è stato marginalizzato all’interno del panorama culturale europeo, a causa dell’isolamento prolungato sotto la dittatura. Partecipando a questo evento, possiamo contribuire a rafforzare i legami tra culture diverse e coltivare una comprensione più profonda e un apprezzamento per la ricchezza e la diversità dell’esperienza umana. Questo è un passo importante verso la costruzione di un mondo più inclusivo e connesso, in cui vedute e voci diverse sono ascoltate e apprezzate. Inoltre, rappresenta un’altra pietra miliare nella nostra unione con la comunità europea.
Le scelte del Ministero hanno suscitato qualche reazione polemica. Cosa ne pensi a riguardo?
I grandi eventi culturali sono sempre ambiti dagli artisti, rappresentando un’opportunità che tutti vorrebbero cogliere. Il Ministero della Cultura, in collaborazione con QKLL e altri attori culturali, ha proposto una rappresentanza di autori di diverse generazioni, come un modo efficace di presentare l’Albania passata e presente. Il tutto, infatti, ha trovato ispirazione nel tema di questa XXXV edizione, Attraverso lo specchio, un omaggio al grandioso universo dell’autore britannico Lewis Carroll, in un concetto che riassume con eleganza il viaggio nel tempo della letteratura albanese. Le controversie stesse sono un buon indicatore di consapevolezza culturale e un modo per dare spazio a diverse prospettive.