A chi dice…
A chi dice / che sei deserto, / terra bruciata, / ricca e appassita… / Mostragli la forza / delle dune dei pensieri / Minuscoli frammenti, / che accarezzano l’aria, / e volano, smarriti, / inseguendo sogni. / Mostragli l’infinito / di quella terra, / sfiorata per caso, / dalle sporche mani dell’uomo. / I segreti seppelliti, / sotto un tappeto d’oro, / il lussuoso rifugio / che un giorno hanno saccheggiato. / E il tuo cuore / alla miscela esplosiva / non ha resistito / ed è esploso. / Mostragli infine, / sotto le macerie / cos’è rimasto? / Albero di vita, appeso / alle scorze detritiche. / Polvere sottile / come il velo / nei loro occhi.
L’opinione
Le piccole cose, i dettagli, l’amore per se stessi, darsi il giusto tempo, ritrovare l’autostima al di là del giudizio altrui e la genuina introspezione, sono le tematiche intorno alle quali si snoda la delicata antologia poetica Amati! di Leonida Tanushi Hoxhaj, autrice italofona, pubblicata nel 2022 da Bertoni Editore, per la collana Aurora, a cura di Bruno Mohorovich, dove poesie e haiku, (una forma di poesia giapponese di 17 sillabe, suddivise in 3 versi secondo lo schema 5-7-5), convivono in un’amabile alternanza.
A primeggiare sono le riflessioni intimiste che stimolano nel lettore immagini evocative, lasciando spazio a interpretazioni individuali. Sono tre le sezioni che compongono il libro, impreziosito dalle illustrazioni di Martina Scandiuzzi e in ognuno di questi segmenti, la poetessa esprime limpidamente l’urgenza di una nuova connessione con l’Anima perduta, stremata dalle vicissitudini della quotidianità, costretta a non guardarsi e spesso a calpestarsi, per lasciare spazio al discernimento del prossimo.
Amati!, con il punto esclamativo finale, è un titolo emblematico: il segno di interpunzione apposto, noto in passato come punto ammirativo, vuole essere una potente nota di risveglio, atta a invogliare l’ammirazione per il proprio IO. Leonida induce a una riconsiderazione dell’essenza umana, all’apprezzamento del viaggio della vita, che va abbracciato, assaporato e consapevolmente accettato. I componimenti che animano la raccolta sono vivi, carichi di emotività e superbamente accoglienti: non risulta difficile per il lettore ritrovarsi in quel tempo mancato e sentirsi richiamato a recuperare l’attenzione perduta nei confronti degli anfratti più intimi della coscienza.
Le illustrazioni costituiscono il completamento della narrazione poetica, una sorta di raffigurazione dei concetti che l’autrice esprime tramite le parole. Le forme dolci e suggestive, accomodate dalla disegnatrice, consegnano allo sguardo abbozzi di vita, di gioia e sofferenze, che conoscono sempre una soluzione.
In questo Amati! si ritrova tutto il garbo del puro amore, dettato dalla necessità di una cosciente unione corpo-mente, insieme a un messaggio di forte positività, che avvicina alla più grande forma di indulgenza nei riguardi di se stessi. Sono poesie che parlano di persone con il profilo solcato dalle vicissitudini della vita, dalla stanchezza del tempo che logora, ma assolutamente in grado di rivedere il modus vivendi, come forma di riesame dell’esistenza, che diventa impellenza e ineluttabile bisogno.