Un mare stretto e amaro

L’Adriatico, la Puglia e l’Albania (secc. XV-XVII)

Un mare stretto e amaro

Introduzione

  1. Da Valona a Otranto e viceversa
  2. Da Vieste a Taranto: il limes pugliese
  3. La Chiesa di Puglia e i turchi
  4. Il mare amaro. Uomini e istituzioni della Chiesa tra Puglia e Albania
  5. L’Italia (a la Puglia)
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Presentazione del libro

‘Adriatico in età moderna è stato spesso visto nella sua dimensione veneziana e nei rapporti che la Serenissima intratteneva con le città dalmate e con l’Impero ottomano. Mentre Venezia regolava con la sua diplomazia e le sue flotte le relazioni con la Sublime Porta in quello che considerava il suo Golfo, nell’Adriatico meridionale e nelle zone litoranee pugliesi era in corso tra XV e XVII secolo una guerra fatta di continui sbarchi di turchi e corsari, provenienti dall’Albania, che mettevano a sacco città, masserie, monasteri e santuari.

Torri e castelli furono eretti per proteggere le città, il territorio fu militarizzato, la nobiltà feudale e quella urbana furono impegnate in operazioni di contenimento della minaccia turca. In tali frangenti l’Albania, soprattutto la parte rimasta cristiana, fu vista dalle autorità ispano-napoletane come un baluardo contro i turchi e la Chiesa si impegnò in azioni che miravano a rafforzare quelle popolazioni nella loro fede, nella convinzione che, prima o poi, esse si sarebbero ribellate ai loro dominatori.

Questo non avvenne, ma nei primi decenni del Novecento l’Italia unita, riscopertasi potenza adriatica, rivendicò un suo ruolo politico in Albania e nel 1939 riuscì a insediarsi nel paese delle aquile. Allora ritenne di aver vendicato gli “oltraggi” subiti dalle popolazioni rivierasche pugliesi negli anni ormai lontani che erano seguiti al sacco di Otranto (1480).

Dettagli

Autore:
Genere: Studi sociali
Editore: Viella Libreria Editrice
Anno di pubblicazione: 2014
ASIN: 8867282042
ISBN: 9788867282043
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