«Ad Agrovia’s era in vigore una dittatura feroce: i cittadini non potevano esprimere il loro pensiero o manifestare le proprie passioni, non potevano avere contatti con il mondo esterno, praticare danza moderna, guardare la tv straniera o emigrare all’estero. Era proibita qualsiasi religione, non c’era libertà di stampa e i testi delle canzoni venivano revisionati dalla censura per impedire qualsiasi tipo di pensiero che non fosse in linea con le leggi imposte dal governo. Esisteva poi una rigida divisione sociale, con il ceto medio confinato all’interno della regione di Patrovia’s.»