Il Titanic dell’Adriatico
di Bexhet Braho

Negli anni Novanta, gli albanesi, dopo la caduta della dittatura comunista, capirono di essere i più poveri d’Europa. In ventimila salirono a bordo di una gigantesca nave mercantile che, partendo da Durazzo, avrebbe raggiunto Bari.
La nave “Vlora” si fermò per sempre in quell’8 agosto del 1991. Insieme alla nave si spezzarono anche i sogni di migliaia di albanesi, chiusi come bestie all’interno dello stadio vecchio di Bari dove, per giorni, affrontarono la fame, la sete e il caldo.
Molti subirono il terrore di una banda di criminali connazionali. Si tratta di una storia vera, raccontata in prima persona dall’autore, che all’epoca aveva ventiquattro anni, si era appena laureato e aveva una grande passione per le lingue straniere.
La voglia di comunicare con il mondo esterno spinse il ragazzo a intraprendere percorsi incredibili tra la Grecia e l’Italia.