Giuseppe Crispi (Palazzo Adriano, 30 luglio 1781 – Palazzo Adriano, 10 settembre 1859) è stato un vescovo cattolico e filologo italiano di etnia albanese.
Tra le più importanti figure della comunità albanese di Sicilia (arbëreshe) del XIX secolo, fu sacerdote di rito bizantino, filologo, grecista di fama e albanologo, autore di diversi studi sulla lingua albanese, gli albanesi e la loro origine pelagica-illirica. Rettore del Seminario Italo-Albanese di Palermo, fu vescovo ordinante per i fedeli albanesi di rito orientale dell’isola e Vescovo titolare di Lampsaco.
L’opera principale di Crispi è intitolata Memoria sulla lingua Albanese, pubblicata nel 1831 a Palermo. Tale opera costituisce la prima monografia sulla lingua albanese. Riprendendo le tesi di Conrad Malte-Brun, secondo Crispi l’Albanese era strettamente imparentato con le lingue pelasgiche, macedoni e proto-eolie, ritenendolo pertanto un antenato del Greco, lingua che secondo Crispi avrebbe perso le sue originarie connotazioni. La monografia influenzò le posizioni di altri autori arbëreshë quali Giuseppe Schirò, il quale la utilizzò per redigere la sua opera, datata 1834 Rapporti tra l’Epiro e il Regno delle due Sicilie. Altre opere di Crispi concernono la cultura e la storia della comunità arbëreshe in Sicilia.
Giuseppe Crispi ha origini arbëreshe (proveniente dalle comunità albanesi antiche che vivono in Italia) e qui sono elencati i suoi libri censiti da Albania Letteraria che trattano di Albania o dell'Arbëria. Clicca sul link per consultare l'elenco degli scrittori arbëreshë.
Giuseppe Crispi ha pubblicato 2 libri in italiano, elencati in ordine cronologico di pubblicazione.