Doxa Editrice

La Doxa Editrice è stata fondata nel 1927 dal filosofo calabrese Giuseppe Gangale (1898-1978). Questi, tramite i suoi studi filosofici, si accostò al Protestantesimo che riteneva essersi realizzato nella sua forma più autentica nel pensiero del Riformatore Giovanni Calvino.

Nell’autonomia protestante Gangale vedeva un’opportunità rivoluzionaria per quell’Italietta cattolica e, solo apparentemente, liberale come auspicava invano Gobetti, le cui macerie avrebbero ceduto il posto alla voragine fascista. Alla fondazione della Doxa Gangale arrivava dopo aver diretto la rivista “Coscientia” (1922-1927) per la Scuola teologica battista di Roma. La rivista venne chiusa per un grave debito contratto dalla missione battista Foreign Mission Board of Southern Baptist.

Doxa in greco ha un doppio significato, quello classico di “opinione”, “proposizione” e quello tardo, usato nel Nuovo Testamento di “gloria”. Non è improbabile che il calvinista Gangale abbia intravvisto in quel termine un riferimento al motto calvinista “soli deo gloria”. I 32 titoli della Doxa contengono alcuni semi di cultura protestante posati nel suolo arido italiano. L’editrice pubblica per prima in Italia Kierkegaard (traducendolo dal tedesco), e il Tillich socialista religioso. Gangale si accorge ben presto del provincialismo della piccola presenza protestante in Italia.

La Casa editrice venne chiusa d’ufficio dal regime fascista nel 1934. Gangale decise di trasferirsi prima in Germania e poi nei Paesi Scandinavi, dove divenne lettore di italiano e stimato filologo di lingue minoritarie.

Nel 2014 un gruppo di amici, su iniziativa di Eduardo S. Zumpano, ha avuto l’idea di ridare vita alla Doxa editrice, proponendosi, non solo di gestire il marchio editoriale del Gangale e della sua eredità intellettuale, ma di proporsi alla cultura italiana come spazio di pensiero e confronto teologico, filosofico e storico.

Il fallimento delle chiese protestanti storiche, ridottesi a una presenza irrisoria e ormai dedita solo a iniziative sociali, e la chiusura anticulturale del mondo evangelicale rendono necessario un rilancio del Protestantesimo, partendo da ciò che gli è congeniale, ossia il pensiero teologico inteso come esigenza di Dio di giustizia e libertà, protesta contro i miti e le idolatrie umane di ogni genere, impegno concreto per un mondo nuovo alla luce del Regno di Dio.

“Noi, razionalmente, non sappiamo se Dio sia o non sia. Sappiamo solo di fatto, che esiste l’esigenza a cercare se esista ciò che comunemente è chiamato «principio di tutte le cose» o «fondo», sostanza delle medesime, cioè, filosoficamente precisando, una Realtà incondizionata e assoluta: esigenza imperiosa che nasce con la coscienza stessa.”

Giuseppe Gangale, da “Il Dio Straniero”.

In questa sezione trovate un libro da autori albanesi o sull'Albania che sono stati pubblicati da Doxa Editrice.

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