Si è conclusa domenica 21 Novembre la Panairi i Librit 2021, la Fiera del libro di Tirana, che ha visto la partecipazione di 114 case editrici, di numerosi scrittori, di molti operatori del settore e soprattutto la presenza di migliaia di visitatori.
L’attesa
Dopo due anni e il fermo forzato dovuto alla pandemia da Covid-19, è tornato in presenza l’atteso evento dedicato ai libri, che si è svolto nella capitale albanese dal 17 al 21 Novembre, presso il Palazzo dei Congressi. Un grande fermento ha accompagnato le giornate precedenti l’apertura, con quell’adrenalina dettata dalla voglia di ripresa e normalità, dall’urgenza di rimettersi in gioco e dalla necessità di restituire all’evento la sua giusta importanza. Tante le condivisioni sui social da parte di editori, scrittori, librai e lettori, per segnalare la propria presenza, in nome dello straordinario strumento quale il libro è e della speranza di una ripresa del settore, danneggiato duramente dai blocchi imposti dal Coronavirus.
L’apertura
Mercoledì 17, alle 9.00 in punto la Fiera ha aperto i battenti, con i primi avventori che si sono mostrati curiosi e buoni lettori. Alle 11.00 dello stesso giorno si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’evento, con il Presidente dell’Associazione degli Editori e titolare dell’omonima casa editrice Petrit Ymeri, che si è detto soddisfatto per l’organizzazione della manifestazione tornata dal vivo, dopo l’edizione del 2020 tenutasi on line a causa delle restrizioni imposte per il contenimento delle infezioni da Covid-19. La Fiera del libro, afferma Ymeri, non è un evento finalizzato a se stesso, ma è estremamente importante sia per la diffusione della cultura albanese, che per la ripresa dell’economia del settore specifico e non solo. Tra i presenti alla conferenza Piro Misha il direttore della Biblioteca Nazionale di Tirana, la vice Ministro della Cultura Meri Kumbe e il giornalista e scrittore Enkel Demi.
Intanto…
Tanti gli stand e i libri di ogni genere e per tutti i gusti e ho guardato tutto questo dalla mia “postazione”, quella dello stand della casa editrice Besa, (patrocinato dalla Regione Puglia e dell’Ambasciata d’Italia a Tirana), perché noi italiani eravamo a Tirana, con i nostri titoli di scrittori albanesi tradotti e di autori italiani o italofoni, che scrivono di Albania.
I visitatori si sono mostrati attenti e curiosi alla nostra realtà, alcuni compiaciuti, altri sbalorditi. In tanti gli acquirenti e di diversa natura, dai lettori di libri in italiano, a chi sta approfondendo la conoscenza della lingua, a chi è semplicemente curioso di leggere un libro tradotto e poi, in ultimo, ma non ultimi, i librai provenienti da svariate zone dell’Albania. Insomma, un successo in termini di vendite e di interesse. Un piacere non solo dato dai lettori, ma anche dagli scrittori.
Abbiamo ricevuto ogni giorno la visita di Viktor Canosinaj, (con un dono al seguito), autore de Il ragazzo che guardava il mare (Besa Muci, 2021) e poi quella di Tom Kuka, la ormai nota firma de L’Ora del male e ancora della cara amica Diana Culi, di Ylljet Aliçka e una emozionante e gradita sorpresa è stata quella di poter abbracciare Bashkim Shehu.

La presenza di Besa è stata caratterizzata anche da un evento organizzato in collaborazione con l’Ambasciata italiana a Tirana nella figura della prof.ssa Lucia Cucciarelli e della Regione Puglia: la presentazione del libro La disputa sul raki e altre storie di vendetta (Besa, 2021) di Fabio M. Rocchi.

L’autore ha dialogato con la prof.ssa Diana Kastrati e l’editore Livio Muci. A impreziosire (ulteriormente) l’avvenimento, la presenza e l’intervento del giornalista e scrittore Enkel Demi.

Il Premio
Come sempre da venticinque anni a questa parte, anche in questo 2021 l’Associazione Editori Albanesi ha assegnato il premio “Miglior autore dell’anno” e ad aggiudicarselo è stato Virgjil Muçi, uno degli scrittori più prolifici e apprezzati dell’attuale panorama letterario albanese, con il suo Fajin Ma Ka Gjuha, edito da Aeditions.
Un cenno agli autori
Tante le presentazioni di libri nei vari padiglioni. Presso lo stand della casa editrice Onufri, domenica 21, Diana Culi ha presentato Bella ciao, la nuova pubblicazione di Vera Bekteshi e ancora in collegamento da New York, Ardian Vehbiu ha parlato del suo libro fresco di stampa Castigat edito da Albas. Duplice l’appuntamento per Tom Kuka con la casa editrice Botime Pegi, dove ha dialogato con i lettori sul suo Flama, libro con cui si è aggiudicato il Premio dell’Unione Europea per la Letteratura 2021 e ancora diversi appuntamenti di firma copie per Besnik Mustafaj presso Toena, con il suo romanzo 366 rrëfenja për të ndjellë gjumin.

Molto interessante lo stand della casa editrice Berk della giovane e brava Anna Shkreli e ancora il padiglione di Albas, dove i giovani e speranzosi autori si sostengono a vicenda e ai quali va il mio migliore augurio. È stato un piacere incontrare Arta Marku, che ha presentato il suo Dhomat Pa Mure, edito da Toena.
Il libro è
Queste sono solo alcune delle tantissime iniziative e solo alcuni dei tanti scrittori presenti in questo evento ben riuscito, che nonostante le regole imposte dalle restrizioni Covid, ha registrato più di 80.000 visitatori per circa 65.000 libri venduti. Un successo per la manifestazione, una nuova luce per tutti gli operatori del settore, un modo per riavvicinarsi alla normalità per i visitatori e i lettori. Perché il libro è uno scrigno colmo di pura magia, pronto per essere aperto con la giusta chiave, è un bagaglio di informazioni donate dall’anima di chi lo ha scritto. Il libro è fantasia, è magia, è pensiero, è drammaticità, è realtà, è verità. Il libro è.
Il Palazzo dei Congressi di Tirana per cinque giorni ha accolto la bellezza, il ritorno alla vita, la normalità, i sorrisi e la letteratura in tutte le sue forme. Perché il libro è.