Emozioni e incontri hanno caratterizzato la giornata di apertura della venticinquesima edizione della Fiera del libro di Tirana 2022, che conta la presenza di 97 stand e di più di 100 case editrici, durante la quale l’entusiasmo e qualche preoccupazione non sono mancati.
L’inaugurazione
Si è aperta con la cerimonia di inaugurazione la tanto attesa kermesse libraria albanese, che ha visto la partecipazione del direttore della manifestazione Petrit Ymeri, del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Alessandro Ruggera, oltre alla presenza del Direttore della Biblioteca Nazionale Piro Misha e di Alda Bardhyl, direttrice del Centro Nazionale del Libro e della lettura. Altrettanto corposa la partecipazione delle alte cariche dello Stato, tra cui il Ministro della Cultura Elva Margariti, il Ministro dell’Istruzione e dello Sport Evis Kushi e il sindaco di Tirana Erjon Veliaj.
Al centro di tutti gli interventi la necessità di continuare a promuovere il libro in un’era contraddistinta dai social e dalle notizie veloci e d’impatto. Un lavoro, quello delle case editrici, sempre più difficile, che per questo va oggettivamente sostenuto. È emersa anche l’urgenza di abbattere alcuni stereotipi, tra cui quello che il libro sia qualcosa riservato a una parte della società e che non dia un valido contributo all’economia. Il settore editoriale è fondamentale per le finanze del Paese e la lettura rimane un ottimo e imprescindibile cibo per l’anima e fonte inesauribile di cultura.
Editori e autori
È presente anche il Kosovo in questo 2022, con un proprio spazio suddiviso in tre stand: quello dell’Istituto Albanese del Kosovo, dell’Associazione degli Editori del Kosovo e della casa editrice Dukagjin di Prishtina.
Numerosi gli editori e tanti gli autori al Palazzo dei Congressi, disponibili a incontrare i lettori; tra essi Ben Blushi, Darien Levani, Arta Marku, Tom Kuka (Enkel Demi), Viktor Canosinaj, Rovena Rozhani, impegnata nella presentazione del suo libro presso lo stand Mediaprint e ancora Artur Spanjolli, anch’egli per promuovere la sua ultima fatica e tanti altri.
Tra le promozioni più rilevanti quella della monografia dedicata a Kol Idromeno che porta la firma di Eleni Laperi e del libro per ragazzi Shtëpia me 36 çelësa di Nadine De Bertolis per la traduzione di Drita Rira. È molto interessante la maniera che alcuni editori hanno trovato di promuovere i libri presso il proprio stand, invitando l’autore e creando l’atmosfera familiare di un piccolo “salotto letterario”, durante il quale chi lo desidera ha la possibilità di conoscere da vicino lo scrittore e la sua opera.
Qualche preoccupazione
Nonostante l’entusiasmo, non è mancata una buona porzione di apprensione da parte degli editori di fronte a una presenza di visitatori meno massiccia rispetto agli anni scorsi. Il pensiero di molti è corso all’economia, all’impossibilità di investire in acquisti librari, allo scarso interesse per la lettura che non viene abbastanza incentivata. I più fiduciosi hanno attribuito le colpe alla pioggia insistente, che a partire dal primo pomeriggio non ha più lasciato Tirana e all’evento calcistico che deve aver fatto la sua parte, con la speranza di una netta ripresa nei prossimi giorni.
Quello che è certo, è che al Palazzo dei Congressi di Tirana per ancora quattro giorni si respirerà cultura e quel profumo ineguagliabile che solo i libri sanno dare.