La città di pietra
di Ismail Kadare

Magica è, fin dalle prime righe di questo romanzo, Argirocastro, città natale di Kadare. Il suo manto di pietra grigia, dalle strade scoscese fino ai tetti, crea un’ atmosfera unica, che ancora oggi rapisce i suoi visitatori.
Siamo nei primi anni ‘40 ed intrisa di magia e superstizione è anche la vita dei suoi abitanti. Per raccontarcela con quella dose di ironia che solo il racconto di un bambino ci può offrire, nonostante il risvolto tragico di alcune vicende, l’autore rindossa per l’occasione le lenti della sua infanzia. Attraverso quelle lenti l’autore rivive l’occupazione straniera della città da parte di italiani, greci e tedeschi, oscillando tra il gioco e la paura, sorvolato da aerei "oltremodo terribili" e "più belli che in sogno".
(Sara Daneri)