Il palazzo dei sogni

Il palazzo dei sogni

Pubblicato nel 1981 e censurato dopo pochi mesi dal regime per poi essere ripubblicato solamente dopo la sua caduta, "Il palazzo dei sogni" rappresenta forse l’opera più coraggiosa ed emblematica di Ismail Kadare scritta durante la dittatura.

Gli ingranaggi del complesso meccanismo con cui lo Stato controlla la vita dei suoi cittadini sono descritti attraverso una potente allegoria. Nell’immaginario Tabir Saraj, detto anche Palazzo dei Sogni, funzionari dell’ Impero ottomano raccolgono, selezionano ed infine interpretano i sogni potenzialmente dannosi per lo Stato. Il fine è quello di soffocare sul nascere eventuali congiure.

Nel viaggio attraverso le buie stanze e i cunicoli di questo enorme palazzo ci accompagna il personaggio di Mark Alemi. Da semplice e timoroso impiegato raccomandato da una famiglia potente, ascende via via alle cariche più alte nel palazzo, subendo nel mentre una profonda trasformazione psicologica. Pur di sfuggire alla paura di commettere errori, non gli resta altra scelta che abbandonare i propri valori per abbracciare quelli dello Stato, e diventare anch’egli un ingranaggio in attesa di essere sostituito.

(Sara Daneri)

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Presentazione del libro

Mark-Alem è un giovane naturalizzato turco di origini albanesi, proveniente dalla famiglia dei Qyprilli, il cognome che avevano avuto otto Gran Visir ottomani. Riceve un’offerta di lavoro importante: andare a lavorare negli uffici del Palazzo dei Sogni, l’edificio più misterioso di tutto l’Impero.

Mark-Alem coglie al volo l’opportunità, e nel giro di pochi giorni si ritrova all’interno dell’enorme Palazzo dagli infiniti corridoi e innumerevoli uffici, assunto nella sezione «Selezione» dell’istituto. Anche se inesperto, vagando per i corridoi in cui spesso si perde scopre poco alla volta alcuni particolari del ministero: l’edificio, costruito secoli prima, raccoglie per iscritto i sogni della popolazione in ogni angolo remoto dell’Impero, per poi selezionarli, classificarli, interpretarli e predire in questo modo l’andamento delle varie sezioni dello stato, fino ad ottenere il «Sogno-guida», ovvero il sogno portatore di indizi che anticipano il destino dello Stato o del Sultano. Ma con la stessa velocità in cui fa carriera all’interno del Palazzo, diventando ben presto «interprete», scopre anche che il suo lavoro ha delle gradi responsabilità che possono pesare su di lui e sulla sua famiglia, quando si imbatte in un sogno che si rivela profetico per la sua famiglia.

Mark-Alem viene colto dal terrore. Vivendo e abituandosi ogni giorno alla sua paura, continua ad andare avanti nella gerarchia dell’Istituto, quando a causa di una mal gestione di un Sogno-guida vengono licenziate e condannate molte persone, diventando anche vice-direttore del Palazzo dei Sogni. Si rende conto del potere illimitato posseduto dal Ministero e di quanto questo si intersechi indissolubilmente con la storia e il destino della sua famiglia.

Con un’allegoria centrata, Ismail Kadare condanna la polizia segreta di tutti i sistemi comunisti e dittatoriali in generale, paragonandolo al controllare l’impossibile e i sogni del popolo. Molte situazioni e nomi di istituzioni infatti nel romanzo sono opera di fantasia per paragonarli a quelle del sistema di Enver Hoxha, come il Sultano con il leader del Comitato Centrale, i leader religiosi con l’Istituto di Propaganda, e il Palazzo dei Sogni, chiamato anche Tabir Saraj, con la Sigurimi albanese.

Dettagli

Autore:
Genere: Narrativa
Editore: La Nave di Teseo Editore
Titolo in albanese: Pallati i ëndrrave
Traduzione di:
Anno di pubblicazione: 2023
Pagine: 208
ASIN: 883461562X
ISBN: 9788834615621
Prezzo €: 19,00
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