Nel periodo precedente e durante la distruzione dell’Albania da parte del regime comunista, avvenuta tra il 1944 e il 1991, la famiglia Marka Gjoni era il ramo più potente della Casa Gjomarku. L’autrice racconta storie di sopravvivenza e morte attraverso fatti storici, ricordi personali, fotografie e documenti che ne dimostrano la cattura, la prigionia e le fughe mentre i comunisti cercavano di scoraggiare e distruggere l’anima della famiglia.
Tra le loro perdite si annoverano terre, case, oggetti di valore, libertà e, in alcuni casi, le loro stesse vite. Il regime li ha cancellati dai libri di storia albanesi, e poco è stato fatto per correggere o insegnare una storia più veritiera dell’ondata di uccisioni comuniste in Albania.
Bianca Maria Gjomarkaj, nipote di Gjon Marka Gjoni, Kapidan di Mirdita, ci offre un approfondimento sulle emozioni e sui tratti salienti dei membri della famiglia. Coloro che sono sopravvissuti lo hanno fatto con dignità e onore, ricordando chi e cosa rappresentavano. I comunisti albanesi li hanno sottoposti a umiliazioni, abusi e privazioni, eppure loro hanno resistito. Questo libro racconta il viaggio della loro vita.