Un invito a cena di troppo
di Ismail Kadare

Ancora una volta nell’opera di Kadare l’Argirocastro degli anni ‘40 diventa il contesto storico ideale in cui inscenare un dramma sospeso tra realtà e finzione.
Poco dopo l’arrivo dei tedeschi in città e la cattura di decine di prigionieri, lo stimato Dottor Gurameto il grande decide di invitare a cena il comandante delle truppe Fritz von Schwabe, suo inseparabile compagno al tempo degli studi universitari in Germania. E proprio durante quella cena, inspiegabilmente tutti i prigionieri vengono rilasciati. Diverse voci a riguardo circolano nella città di provincia, ma presto la guerra finisce e la faccenda pare essere dimenticata.
Sennonché dieci anni dopo Stalin in persona, sospettando un complotto – parola assai cara alle dittature di tutti i tempi – avvierà indagini più profonde. Indagini che oscilleranno tra il delirio ossessivo degli aguzzini e l’inerme difesa del Dottor Gurameto il grande e del suo inseparabile doppio il Dottor Gurameto il piccolo.
(Sara Daneri)