La Piramide

di Ismail Kadare

La Piramide

In principio titubante sulla sua utilità, anche il giovane Cheope non può che dare inizio, come i suoi predecessori, alla costruzione della propria piramide.

Essa infatti, ben oltre a custodire e celebrare un giorno il sovrano defunto, fornisce al faraone un formidabile e duraturo strumento di coercizione di massa, un catalizzatore di braccia e di menti, liberando così il regno da possibili congiure. Nel corso di interminabili anni, la vita dell’Egitto è scandita non dai giorni bensì dai numeri delle sue pietre, e le generazioni dalle sue ripide scalinate.

Concepita come simbolo di immortalità, la piramide si trasforma ben presto in memento mori, prima per il popolo ed infine per il faraone stesso, anch’egli inerme di fronte al sopraggiungere dell’aldilà.

(Sara Daneri)

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Presentazione del libro

Da quando il giovane faraone Cheope ha annunciato che non ha intenzione di costruire la sua piramide, i saggi e i sacerdoti dell’intero Egitto sono in preda alla più cupa disperazione; seguendo i loro papiri, infatti, quella decisione ha un’unica, inquietante conseguenza: il Paese si troverà a disporre di una vasta quantità di risorse inutilizzate e quindi il popolo potrà godere di un eccessivo benessere e avrà modo di coltivare liberamente idee di ribellione al potere costituito.

Cheope si lascia così convincere dai maghi e dagli astrologhi e la sua piramide sarà la più grande mai realizzata.

Dettagli

Autore:
Genere: Narrativa
Editore: Longanesi
Anno di pubblicazione: 1997
ASIN: 8830414336
ISBN: 9788878186132
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