Storia e identità del popolo albanese
di Claudio Omiccioli con la collaborazione di Robert Prennushi

«I peggior tiranni non sono Hitler, Stalin, Milošević. Il nemico più terribile dell’essere umano è l’odio che si annida nel suo cuore».
Madre Teresa
di Claudio Omiccioli con la collaborazione di Robert Prennushi
«I peggior tiranni non sono Hitler, Stalin, Milošević. Il nemico più terribile dell’essere umano è l’odio che si annida nel suo cuore».
Madre Teresa
Questa storia dell’Albania nasce nel contesto della ventennale attività svolta con l’associazione ANOLF Marche a favore dell’integrazione degli immigrati, partendo dal bisogno di conoscere e far conoscere almeno qualche elemento tra i più significativi della storia degli albanesi, la cui identità si è formata in un profondo legame con il cattolicesimo e con la Chiesa di Roma.
Dopo la caduta dell’impero romano d’Oriente sotto la guida di Gjergj Kastrioti, detto Scanderbeg, il popolo albanese impedì che l’impero ottomano arrivasse fino a Roma. Un evento determinante per la difesa di tutta la cristianità, come lo saranno le battaglie di Lepanto e Vienna.
La lotta del popolo albanese per la difesa della sua libertà e della civiltà cristiana occidentale è poi proseguita – sia pure nella sconfitta e nel martirio – per tutti i successivi cinque secoli di dominio turco-ottomano e sotto il regime comunista.
Il frutto di questa eroica fedeltà è Madre Teresa, un fiore germogliato e cresciuto nel sangue di tanti martiri, il primo fiore della primavera albanese.