Tacco 19, mettetevi nelle mie scarpe

Diana, una ragazzina albanese di soli 17 anni, una sera del marzo 1992 viene rapita dai suoi connazionali e costretta a prostituirsi ad Atene, in Grecia.
Fra violenze fisiche e psicologiche, riesce a liberarsi e a tornare a casa a Rubik, in Albania. Ma la realtà che l’attende non le permette di restare: la sua famiglia è “disonorata” da quell’esperienza pur non voluta ed è costretta e scappare per non essere uccisa dai suoi familiari.
L’arrivo in Italia, di nuovo obbligata a prostituirsi, un matrimonio fallito, una figlia e vent’anni vissuti di notte, nei locali di lap dance.
Un’esistenza cruda e dura, fra realtà faticose e fragilità umane, vissuta però con una trasparenza ed un coraggio indomiti per sè stessa e per la figlia. Tutti possono giudicare, comprendere è un privilegio di pochi.
Una storia vera.