Sonila Strakosha nasce a Tirana nell’ottobre del 1975 ed è qui che si laurea in lingua e letteratura albanese. Ha insegnato lettere in Albania fino al 2003, anno in cui si è trasferita in Italia, dove ha vissuto e lavorato fino al 2021, quando per esigenze lavorative è tornata a vivere in Albania. Qui due sue poesie inedite.
I passi invisibili
Sull’asfalto di una città trasformata
Dal tempo
Oggi proseguono i miei passi segnati
Dal tempo
Sotto il betone prima c’è stata dell’erba
Cancellata
Dal tempo
Su quell’erba vi sono rimasti altri segni
Di passi sperduti
Chissà dove, dal tempo
Tracce di due piedi piccoli rubati
Ancora dal tempo.
Il tempo
Che strappa via certezze, sogni, illusioni
Di una bambina
Rimasti li, sull’erba che non c’è
Senza tempo.
Nella metamorfosi di Tirana
Tutto corre, fugge, si sporca
Di immoralità
Si inquina di smog,
Ma l’erba respira
Nei ricordi di una fanciulla disegnati
Dal tempo
E quella bimba leggera gioca lì
Da qualche parte
Sul prato esistente sotto il betone di una torre
Il prato regge ancora nei ricordi
I segni
Del tempo.
Qualcosa non cambia mai
Gli occhi fatti di cielo
Una volta erano la mia sicurezza
Il mio scudo
L’appoggio, la tranquillità.
Oggi il cielo dei tuoi occhi
Non splende più come prima
Ha perso la lucentezza dei ricordi
La memoria gioca con la tua mente
Ti rannuvola il volto, il ritmo
Ti annebbia il giorno
Oggi il cielo nel tuo sguardo
Non vive con la stessa intensità
Ma rimango paziente
Nell’attesa di cogliere quei pochi istanti
Quando ancora il sole ti brilla forte
E tu ti ricordi di me
Papà.
Una volta io ero la bambina e tu, il mio eroe
Lo scorrere del tempo ha cambiato i ruoli.
Con tutto ciò
Ancora oggi una cosa rimane
Intoccabile, immutata
L’amore
L’amore mio per te
Papà.