Giù in mezzo agli uomini. Vita e morte di Guido Rossa il libro di Sergio Luzzatto è il vincitore della quarantottesima edizione del Premio ITAS Libro di Montagna, il primo di una cinquina finalista di notevole spessore. Un pizzico di delusione per l’Albania: tra i candidati anche lo scrittore arbëresh Carmine Abate, che contrariamente alle aspettative di un nutrito gruppo di albanesi, non si è aggiudicato il Premio.
Il vincitore
Si è svolta il 30 aprile alle 18.00 la cerimonia di Premiazione del Premio ITAS, il concorso letterario annuale che ha l’obiettivo di valorizzare la cultura e i valori della montagna, diffondendo libri di narrativa e di saggistica legati al tema dei territori montani, che ha visto protagonista un’interessante rosa di finalisti.
Una vicenda dolorosa è l’indiscussa protagonista di Giù in mezzo agli uomini. Vita e morte di Guido Rossa, il volume premiato, che porta la firma Sergio Luzzatto edito da Einaudi, per la sezione Ricerca e ambiente. L’autore fa un impeccabile descrizione dell’episodio in cui l’operaio comunista Guido Rossa viene ammazzato a bruciapelo. Un fatto di sangue che segna la sconfitta politica delle Brigate Rosse. Siamo nel 1979 e la vicenda si consuma sulle alture genovesi.
Gli altri in concorso
Il volume vincitore ha sorpassato il libro Cervino. La montagna leggendaria di Hervè Barmasse, edito da Rizzoli, candidato per la sezione Alpinismo e sport di montagna. L’alpinista, scrittore e film maker, con questo volume ha dato vita a un libro – testimonianza sulla montagna, raccontando la sua esperienza da alpinista, che sul Cervino ha conosciuto la sua massima espressione, trasformandosi da alpinista scientifico a sportivo. La storia di uno stralcio di vita, attraverso il quale l’autore consegna al lettore il Cervino, in ogni sua caratteristica. Il volume è impreziosito da un ricco archivio fotografico.
Di natura diversa Sentiero Italia CAI, a cura di Francesco Cappellari e Idea Montagna per la sezione Guida e mappe. Una vera e propria avventura editoriale per Francesco Cappellari, titolare della casa editrice Idea Montagna, che ha curato il progetto in collaborazione con il Club Alpino italiano, coordinando 25 autori, lungo un percorso di circa 7000 chilometri.
Narra di ambiente Il pianeta di Greta edito da Super ET, di Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro, per la sezione Ricerca e ambiente, che attraverso una storia particolare evidenziano quanto più volte denunciato da Greta Thunberg sulle pericolose condizioni ambientali. Un grido di paura che molte istituzioni non hanno ancora colto.
Nella rosa dei finalisti anche Carmine Abate, con il suo Il cercatore di luce edito da Mondadori per la sezione Vite e storie di montagna è un romanzo corale, in cui l’autore arbëresh affronta tre fondamentali temi: la vita, la natura, la morte. La narrazione parte dagli occhi di un dodicenne, che guarda con grande curiosità un dipinto appeso alla parete della casa di vacanza dove si reca con la sua famiglia. E si tratta proprio del racconto di vicende familiari, che Abate intreccia con il disegno impeccabile del pittore Giovanni Segantini. Non si tratta della biografia dell’artista, bensì di un viaggio che si snoda intorno a fatti di storia, località e natura.
