Sabato 7 ottobre, ore 11.00 presso la Galleria Igino Massari, verrà presentato il thriller di Artur Nuraj, La valle dei bambini perduti, Marsilio Editori, in presenza dell’autore che converserà con Anna Lattanzi. Nella stessa giornata, alle ore 16.00 Darien Levani, in dialogo con Anna Lattanzi, racconterà il suo Tavolo numero sette, Edizioni Spartaco, alla Sinatra Galerie de Bautè, mentre domenica 8 ottobre, il direttore di Albania Letteraria, Olti Buzi e Anna Lattanzi, presenteranno il progetto di Albania Letteraria, alle ore 11.00, sempre in Sinatra Galerie de Bautè. A moderare l’incontro Darien Levani.
Sono questi i tre eventi che vedono Associazione Multietnica dei Mediatori Interculturali co-organizzatrice con il Centro Interculturale della Città di Torino e in collaborazione con Albania Letteraria, nel contesto della XVI edizione di Portici di carta, (7-8 ottobre), la manifestazione che ogni anno trasforma Torino in una delle librerie all’aperto più lunghe del mondo e in una straordinaria festa popolare del libro, per iniziativa del Salone Internazionale del libro.
A.M.M.I.
A.M.M.I. nasce nel 2005 su iniziativa di un gruppo di mediatori interculturali del Piemonte che attraverso le loro esperienze, competenze e percorsi di vita hanno creato un team di lavoro che al presente coinvolge tutte le etnie residenti sul territorio regionale, nazionale e internazionale all’insegna di un obiettivo chiave – l’apertura di nuovi spazi di impiego per la mediazione interculturale. L’A.M.M.I. è parte attiva del mondo dell’intercultura regionale con un taglio specifico sull’attività di mediazione interculturale. Dal momento della sua fondazione, l’Associazione è diventata un punto di riferimento per numerosi mediatori interculturali presenti nella Regione Piemonte (grazie a una serie di azioni che hanno mirato il rafforzamento della figura professionale, la formazione continua, l’apertura di nuovi spazi professionali dove inserire la figura professionale del mediatore).
La valle dei bambini perduti
La valle dei bambini perduti di Nuraj è un libro caratterizzato da storie dai risvolti inquietanti, utili a una narrazione che va al di là del racconto dei fatti e atte a disegnare il profilo politico-sociale dell’Albania durante il periodo del regime e dei suoi anfratti più intimi di Paese martoriato. Protagonista indiscusso del romanzo è il detective Lamani, una figura ben riuscita, dalla mente lucida e al contempo ombrosa, persa nell’intimo più recondito della sua anima. Le vicende che compongono il romanzo sono ben adattate al periodo storico che fa loro da sfondo; Nuraj consegna al lettore un libro di buona completezza narrativa, in cui il racconto trascina l’interesse del lettore di pagina in pagina, facendo leva sui fatti che hanno caratterizzato uno stralcio di Storia che ha profondamente segnato l’Albania, condizionando la vita e la mente del popolo. L’intelletto dell’individuo è segregato, è lì che risiede la vera prigione; è in quello spazio limitato e infinito che il regime innesca la sua irrazionale dinamica.

Tavolo numero sette
Tavolo numero sette di Levani è un legal thriller molto originale, particolare e direi anche costruttivo. Gli elementi principali sono un pranzo di nozze, dei commensali tra cui un giudice (Camillo Bordin) che ha scagionato colui che è ritenuto colpevole di un doppio omicidio avvenuto tempo prima. Tutta la storia ruota intorno al tavolo in cui le persone presenti accusano Camillo di aver sbagliato il suo giudizio e di aver compiuto un gravissimo ed imperdonabile errore, dato che le prove inchiodavano il presunto assassino. Camillo cerca, invece, di spiegare in modo serio, pacato, preciso e dettagliato le motivazioni della sua decisione. La scrittura di Darien Levani è assolutamente scorrevole, nonostante l’argomento sia serio ed importante, ma riesce, in modo eccezionale, a tenere viva l’attenzione del lettore.
È stato sensazionale sentirsi coinvolti nella storia tanto da diventare parte attiva di essa. Infatti chi legge non può e non deve restare in disparte, ma si sente chiamato a riflettere, grazie alle spiegazioni di entrambe le parti, alle varie informazioni che trova nelle pagine, e deve decidere con chi stare, se con il giudice o contro. (dalla recensione A tutto volume Libri).

Albania Letteraria
Albania letteraria è un progetto che nasce dall’idea del direttore Olti Buzi, anche direttore di Albania news, interamente dedicato alla letteratura albanese. Il primo obiettivo della realtà, unica in Italia, è quello di censire tutte le pubblicazioni di autori albanesi tradotti, di scrittori italiani che scrivono di Albania, di autori stranieri che narrano di realtà albanesi e di autori arbëreshë, con uno sguardo attento a quelli della Diaspora, scrittori albanesi che scrivono in italiano (italofoni). Oltre a raccogliere e segnalare le nuove uscite librarie, Albania letteraria registra gli editori che pubblicano libri di scrittori albanesi o riferiti all’Albania e i traduttori che si occupano delle trasposizioni in italiano.
Albania letteraria non è solo censimento e archivio, ma comprende recensioni, articoli di critica, interviste ad autori, editori, traduttori e professori di lingua e letteratura albanese, con lo scopo di informare e di presentare al meglio i libri pubblicati, gli scrittori e gli attori della filiera, con la speranza di essere un valido supporto per il lettore, con lo scopo di sostenere la promozione della letteratura albanese in Italia, oltre che articoli sugli eventi organizzati dalla stessa rivista.