Vittore Pisani

Vittore Pisani (Roma, 23 febbraio 1899 – Como, 22 dicembre 1990) è stato un glottologo indeuropeista e accademico italiano, fondatore della ‘Scuola di Milano’.

Nome di spicco della linguistica italiana del ‘900, alla sua scuola si sono formati numerosi studiosi che hanno raggiunto importanti cattedre in Italia e all’estero. Tra i suoi allievi, il Prof. Emanuele Banfi, ordinario di Glottologia e di Linguistica Generale all’Università di Milano Bicocca.

Vittore Pisani e la lingua albanese

Pisani considerava il quadro linguistico albanese e la sua collocazione all’interno del più ampio spazio linguistico indeuropeo.

Pur riconoscendo all’albanese il tradizionale statuto di lingua ‘isolata’ (lingua che, a differenza di altre, non aveva generato lingue ‘figlie’), ha cercato tuttavia di coglierne le relazioni, oltre che con le lingue formanti il cosiddetto tradizionale Sprachbund balcanico (inteso nelle sue fasi sia antica che recenziore), anche con alcune specifiche lingue indeuropee: l’armeno e le lingue anatoliche; il greco pre-classico classico, tardo e bizantino; l’ambiente (proto-) slavo balcanico; ma soprattutto il latino post-classico/ tardo e il quadro linguistico italoromanzo con particolare riferimento ai dialetti italo-romanzi diffusi nei margini estremi della penisola in età medievale : dialetti fortemente conservatori e caratterizzati dal cosiddetto ‘vocalismo siciliano’.

Pisani nelle sue lezioni di Glottologia all’Università Statale di Milano – ove insegnò la disciplina dal 1938 al 1969– dedicava sempre una attenzione speciale al quadro linguistico della penisola balcanica e, all’interno di tale contesto, proprio alla posizione dell’albanese e delle sue articolazioni entro il diasistema delle parlate shqipetare. Considerava l’area balcanica come il grande crocevia fondante il quadro linguistico delle lingue indeuropee occidentali.

Bibliografia

I lavori che Pisani dedicò specificatamente all’albanese sono poco più di una decina e vanno da un primo saggio degli anni ’40 (“ Albanica”, REIE 4 (1947), pp. 266-270) a un ultimodella fine degli anni ’70 (“ Su albanese shoh”, Shêjzat– Numër Perkujtimuer kushtue Prof. Ernest Koliqi, 1978, pp. 196-197).

I più importanti tuttavia, per vastità di prospettive e genialità di intuizioni sistematizzatrici, sono i seguenti:

  • “L’Albanais et les autres langues indo-européennes”, Annales de l’Institut de Philologieet d’Histoire Orientales et Slaves 10 (Mélanges Henry Grégoire, II), 1950, pp. 519-538.
  • “Lexikalische Beziehungen des Albanesischen zu den anderen indo-germanischen Sprachen”, Jahrbuch für kleinasische Forschung, 3 (1955), pp. 147-167.
  • Vittore Pisani, Saggi di Linguistica storica. Scritti scelti, Torino, Rosenberg & Sellier, 1959, pp. 115-136. “Les origines de la langue albanaise”, Studia albanica 1-1, 1964, pp. 61-68.
  • “L’articolo postposto in albanese e questioni connesse”, Studia albanica 6-1 (1969), pp. 129-131.
  • “Sulla genesi dell’albanese”, Akten des Internationalen Albanologischen Kollοquiums Insbruck 1972, Innsbruck 1977, pp. 345-366. 2.1.

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