Il fiume morto. Alla locanda di Bishtanakë

Il romanzo presenta in maniera complessa il mondo albanese alla vigilia della seconda guerra mondiale. La famiglia di Pilo Shpirag, allontanata con la forza dal bej del villaggio Griza, si trova a dover sopravvivere in un ambiente ostile, sia dal punto di vista naturale sia umano: le differenze e le gelosie tra i nuovi arrivati e gli abitanti di Trokth porteranno i primi ad alleanze inaspettate con la famiglia kosovara dei Tafìlaj, anch’essa espulsa dal proprio villaggio a causa dell’occupazione slava.
Tra Adii Tafìlaj e Vira Shiprag nasce un sentimento intenso, alimentato dall’età dei giovani ma ostacolato dalle vicissitudini della famiglia e della vita, che sembra continuare a non essere benevola con chi cerca soltanto un riparo sicuro per i propri cari.