La manutenzione delle maschere
di Arben Dedja

“La manutenzione delle maschere di questa raccolta è un implacabile esercizio dissacratorio, operato con scientificità attraverso la procedura esatta ed esperta dell’autopsia; tramite cioè la scomposizione anatomica, imparziale, della materia, nel momento in cui la morte, come unica realtà, conferisce finalmente a ogni cosa il posto che le spetta.
In controluce è sempre presente la politica albanese, con la dittatura, la corruzione, la miseria, ma interpretata con il filtro della democrazia dei sentimenti e dei destini, in cui anche la polemica sociale – si veda ad esempio “La presentazione” (p. 17) o “Ispezione chirurgica” (p. 21) – ritorna senza nessuna presa di posizione politica, semplicemente perché gli ultimi incarnano l’elementarità organica della vita, e le vittime designate di una congenita stupidità di specie; come ad esempio in “Aquila bicipite”, in cui tutto il dramma balcanico sembra ridursi ai colpi di scena di una comica charade (p. 83).
dalla prefazione di Mia Lecomte