Passeggiando all’indietro
di Visar Zhiti

Sono racconti quelli che compongono Passeggiando all’indietro (Oxiana, 1999. Traduzione di Elio Miracco), storie che animano la narrazione, vestendola con i panni del romanzo.
Visar Zhiti, dopo la caduta del regime, lascia la patria che gli ha procurato un così vasto dolore e approda in altre terre, come l’Italia e l’Austria.
È da questo nuovo mondo, che riaffiora dal buco nero in cui l’Albania lo ha catapultato ed è da qui, che fa dei passi indietro, narrando metaforicamente di memoria. Uno scritto dal profilo kafkiano, in cui l’ironia e il racconto paradossale costituiscono una profonda e valida base, per la perpetuazione di quei valori che nemmeno il dolore più acuto può demolire.
Anna Lattanzi