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I soldati italiani nella Resistenza all’estero dopo l’8 settembre

I soldati italiani nella Resistenza all’estero dopo l’8 settembre
L’operato delle forze armate italiane all’estero dopo l’8 settembre 1943 è stato oggetto di diversi attacchi e critiche che accusavano i nostri militari di scarso impegno e determinazione. L’autore cerca di fare chiarezza su questo argomento ricostruendo, pezzo dopo pezzo, la verità.
Il suo obiettivo è quello di far capire che molti dei soldati d’Italia compirono comunque il loro dovere, fino in fondo. Le grandi unità e i reparti dipendenti si trovarono impreparati di fronte all’armistizio, lasciati privi di guida e di ordini, e non furono poi messi nelle condizioni di dare un apporto significativo al governo del Sud nato dal crollo del fascismo, e ai nuovi alleati.
Ma i soldati riuscirono comunque a conquistarsi, giorno dopo giorno, la stima e il rispetto delle popolazioni in mezzo alle quali erano stati nemici e occupanti. Una vera e propria odissea ripercorsa dall’autore, che l’ha vissuta in parte, e descritta con sofferta partecipazione, ma anche con rigore e capacità critica.
Il libro, pubblicato per la prima volta negli anni Sessanta con una nuova edizione nel 1986, propone un mosaico di vicende umane e storiche sulla presenza degli italiani entrati a far parte della Resistenza nei Balcani e in altri Paesi europei.