La terra sbagliata

Dopo lo straordinario successo in Grecia, Albania, Italia e Stati Uniti di Breve diario di frontiera Del Vecchio Editore 2015) Kapllani ci porta un altro prezioso romanzo da leggere tutto d’un fiato.
Dopo lo straordinario successo in Grecia, Albania, Italia e Stati Uniti di Breve diario di frontiera Del Vecchio Editore 2015) Kapllani ci porta un altro prezioso romanzo da leggere tutto d’un fiato.
La terra sbagliata ci presenta Karl, un protagonista le cui esperienze ricordano decisamente quelle dell’autore, alle prese con l’improvvisa morte di suo padre membro anziano del sistema comunista.
Il lutto improvviso lo costringe a tornare nella sua città natale, Ters, una immaginaria città albanese, e a fare i conti con la terra da cui è fuggito molti anni prima.
L’incontro con suo fratello, Frederick, rimasto fedele alla sua patria e alle tradizioni che il dissidente Karl ha invece a lungo rinnegato, è il teatro perfetto per Gazmend Kapllani per mettere in scena i suoi temi preferiti: identità, patria, libertà, immigrazione.
Con la delicatezza e l’ironia che lo contraddistinguono l’autore ci porta nuovamente alla scoperta di uno spaccato d’Europa tanto vicino quanto, ancora, dimenticato.
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