Il topo che amava Mozart
di Çlirim Muça

Un topo melomane è l’alter ego del protagonista di questo romanzo grottesco, pieno di vitalità e umorismo che ci trascina in un mondo irrealisticamente vero sin dal primo capitolo, imprigionandoci un una storia travolgente fino all’ultima riga.
Dialoghi galvanizzanti, capitoli introdotti da haiku, una trama che si snoda tra Milano ed un paese toscano in riva al mare, un albergo che ospita ingenui tombeurs de femmes, affascinanti donne di tutto il mondo e persone che toccano in modo gentile il cuore di chi legge.
Situazioni difficili, surreali alla Boris Vian a volte e un po’ goliardiche alla “Amici miei” in altre, portano lo sguardo del lettore verso l’anima intrinsecamente libera del vero protagonista della storia, il meditativo e passionale albanese Agim.