Il visionario alato e la donna proibita
di Visar Zhiti

Il titolo di un libro è sempre una sorta di manico attraverso cui quel libro si può afferrare o afferrare meglio. In questo caso la prima impressione che nasce dalla lettura de “ Il visionario alato e la donna proibita” (Rubbettino) di Visar Zhiti è quella che deriva dall’aver attraversato le oltre trecento pagine di un libro denso e affascinante.
Un libro che poco a poco ti trascina nel gorgo delle “molte cose che mutano nella loro terribile immutabilità” (per usare le stesse parole di Zhiti). E che attraverso l’imprinting dell’immagine del “visionario alato” e della “donna proibita” hai l’impressione di afferrare meglio.