C’è una strada da scegliere, sempre – davanti a noi,
una strada che può renderci migliori, me – voi.
C’è una strada che porta verso il profondo mare del pensiero e la bellezza,
una contrada dove non si ha paura di far sentire tutta la nostra tenerezza.
C’è una strada che conduce verso la luce, una strada fatta di pagine impregnate d’inchiostro, di dedizione, di amore e rinunce;
– a volte – l’unica via dove il nostro vero “io” fugge.
I libri.
Leggere non è solo un diritto. Leggere è un dovere, perché un uomo senza una storia – è un uomo che non sa sognare. Un uomo che non sa sognare – è un uomo che non ha coraggio di osare. Un uomo che non sa osare – è un uomo che nessun futuro può migliorare. Un uomo che non legge, non potrà mai essere libero – seguirà sempre il gregge.
In un mondo dove tutto scorre dentro uno strumento elettronico con velocità uguale a quella della diffusione della luce, il vero problema diventa – ascoltare, perché spesso non siamo capaci di farlo neanche quando restiamo fermi. In un mondo dove le piazze sono diventate luoghi deserti e le giostre dei bambini non ruotano cercando nuovi orizzonti, i libri hanno continuato e continuano a donarci irraggiungibili mondi. Perciò, è dovere nostro insegnare e ricordare ai ragazzi che i libri – sono luoghi sacri dove incontrarsi, dove confrontarsi, luoghi dove si può crescere non odiandosi.