È appena stata pubblicata in Romania Antologia Poeziei Albaneze, curata e tradotta, dall’albanese al romeno, da Luan Topçiu e da Renata Topçiu- Melonashi. È una raccolta di poesie albanesi che copre svariate epoche, dalle più antiche ai nostri giorni.
L’Antologia
Si tratta di un volume corposo di circa 700 pagine, uscito per i tipi di A Edizioni: la pubblicazione è stata realizzata con il finanziamento del governo rumeno, tramite l’Associazione ALAR e rappresenta un evento culturale molto importante per la comunità albanese in Romania e non solo. È un’occasione straordinaria per la letteratura e la cultura d’Albania in generale, perché è l’antologia della poesia albanese più completa mai pubblicata in lingua straniera.
Antologia Poeziei Albaneze entra a far parte della collana delle opere della biblioteca albanese in Romania istituita dall’ALAR. Sono 85 i nomi degli autori che si ritrovano nella raccolta, a partire dai poeti della vecchia letteratura albanese fino a quelli più giovani della nostra epoca, estendendosi per l’intera area geografica di lingua albanese: Albania, Kosovo, Macedonia del Nord, Sud Italia e la diaspora ovunque essa sia.
La scheda di ogni autore è corredata da informazioni biografiche, da riferimenti in merito al ruolo avuto nella storia della poesia albanese, al suo orientamento letterario e al suo apporto alla letteratura albanese. La prefazione dell’opera è dello studioso romeno Marius Chelaru, critico letterario, saggista e poeta, caporedattore della rivista “Poezia” e vicedirettore della prestigiosa rivista “Convorbiri literare”, entrambi organi di stampa della Lega degli scrittori romena.
Gli autori
A introduzione dell’Antologia, una tavola riassuntiva dei più importanti avvenimenti storici e letterari d’Albania, che si apre con la ballata Kostandini e Doruntina, seguita dagli autori della vecchia letteratura albanese: Pjeter Budi, Pjeter Bogdani.
La selezione dei poeti che animano il volume, tra i più rappresentativi della poesia albanese, va di pari passo alle tappe storiche e letterarie percorse dalla poetica d’Albania. Si annoverano nomi di spessore e alcuni di essi hanno, indubbiamnete, fatto la storia della letteratura del Paese delle Aquile: Hasan Zyko Kaberi, Nikollë Keta, Lekë Matrënga, Julio Variboba, Girolamo De Rada, Naim Frashëri, Gavril Dara i Ri, Zef Serembe, Andon Zako Çajupi, Gjergj Fishta, Fan Noli , Asdreni, Ndre Mjeda, Lasgush Poradeci, Ernest Koliqi, Migjeni, Mitrush Kuteli, Esad Mekuli, Petro Marko, Martin Camaj, Bilal Xhaferri, Vilson Blloshmi, Genc Leka, Fatos Arapi, Dritëro Agolli, Kasëm Trebeshina, Ismail Kadare, Trifon Xhagjika, Zef Zorba, Azem Shkreli, Murat Isaku, Luan Starova, Agim Vinca, Vorea Ujko, Xhuzepe Skiro Di Maxhio, Vehbi Skënderi, Arshi Pipa, Ali Podrimja, Robert Shvarc, Xhevahir Spahiu, Niko Kacalidha, Besnik Mustafaj, Ndoc Gjetja, Visar Zhiti, Ndoc Paplekaj, Ilirian Zhupa, Skënder Sherifi, Basri Çapriqi, Xhevdet Bajraj, Kujtim Shalaj, Agim Isaku, Rudolf Marku, Petrit Ruka, Balil Gjini, Preç Zogaj, Skënder Rusi, Skënder Buçpapaj, Resul Shabani, Sabri Hamiti, Frederik Rreshpja, Bardhyl Londo, Natasha Lako, Eqrem Basha, Sali Bashota, Dhimitër Pojanaku, Luljeta Lleshanaku, Shaip Emërllahu, Jamarber Marko, Rita Petro, Arian Leka, Agron Tufa, Mimoza Ahmeti, Ervin Hatibi, Aristotel Spiro, Riza Braholli-Mborja, Ndue Ukaj, Entela Tabaku Sorman, Nurie Emërllahu, Manjola Nasi, Arti Lushi.
Gli obiettivi
Antologia Poeziei Albaneze non è solo una raccolta a rappresentanza dell’ampio panorama della poesia albanese. Oltre a offrire dell’ottima poesia, ha anche una funzione divulgativa, dalla quale poter attingere informazioni sulla poesia albanese, scritta, approssimativamente, in cinque secoli, in un territorio geograficamente molto ampio e molto più interessante rispetto a quella nata nei confini dello stato albanese.
Secondo il parere degli autori, l’opera contiene poesie considerate rappresentative del panorama della letteratura albanese, sia per contenuto che per il profilo artistico dei poeti che ne fanno parte. Chiaramente, pur rispettando la linearità storica e letteraria, anche l’Antologia ha un suo coefficiente di “soggettività”, dato dalle preferenze per un autore o per un altro.
Il testo si delinea come una continuazione o meglio dire un completamento del volume Historia e Letërsisë Shqipe, dalle origini ai giorni nostri ed è rivolta ai lettori che vogliono saperne di più sia sulla letteratura che sullo spirito che caratterizza il popolo albanese. Insieme, le due pubblicazioni disegnano un quadro della letteratura albanese completo e allo stesso tempo complesso.
Fonte: Comunicato stampa dell’Associazione ALAR di Bucarest
La riflessione di Visar Zhiti
La grande antologia della poesia albanese, curata e tradotta in romeno dal dott. Luan Topçiu e dalla dott.ssa Renata Topçiu- Melonashi, costituisce un bellissimo e importante evento nell’area della cultura europea. Circa 700 pagine, che coprono tutti i tempi, dalla Genesi a oggi e che hanno come protagonista la poesia albanese.
È un altro capolavoro, che rappresenta il coronamento di tanti anni di dedizione, di conoscenza della poesia autoctona e di un reale interesse nei suoi confronti, di talento come traduttori, di autorità come professionisti e che riscuote l’apprezzamento dei tanti lettori rumeni, grati all’autore, che a sua volta è entusiasta del successo. Esiste la consapevolezza dell’inevitabile soggettività che contraddistingue le raccolte, che, inevitabilmente, porta a tralasciare i nomi dei colleghi che avrebbero meritato di far parte della raccolta e che invece non ci sono.
La pubblicazione ha richiesto un grande impegno, essendoci la traduzione di mezzo, operata dagli stessi curatori e va detto che alcuni poeti sono quasi intraducibili, un elemento quest’ultimo, che in qualche modo giustifica le assenze, caratteristica quasi fisiologica di ogni antologia. Spesso, proprio per evitare fraintendimenti o errori, a lavorare alle antologie è un vero team, costituito da ricercatori, specialisti, traduttori, Accademie, ecc.
Anche in virtù di questo, il dott. Luan Topçiu è riuscito a rendere un grande servizio alla poesia albanese nel suo insieme, alle lettere albanesi, alla cultura nazionale e merita ulteriori riconoscimenti, incoraggiamenti e sinceri elogi.
L’antologia è davvero una conquista, che ricorda un maestoso castello o un ponte nuovo e moderno, a emblema della continuazione della secolare collaborazione culturale dei nostri due popoli, dell’amicizia dei nostri due paesi, Albania e Romania, ora trasformata in arte … E il processo di pubblicazione di questa grande antologia è appena iniziato.