La biblioteca nazionale di Albania ha scelto il giornalista Indro Montanelli al quale ha dedicato il giorno Internazionale del Libro. Il direttore della stessa, Aurel Plasari, ha parlato dell’importanza del giornalista italiano per l’Albania, presentando anche il suo libro, “Albania una e mille”( Torino, 1939 ) scritto da Montanelli mentre questo si trovava in Albania, tra il 1938 e Marzo 1939.

Per l’occasione era presente a Tirana Sandro Gerbi, biografo di Montanelli che ha descritto l’esperienza del giornalista in Albania.
Montanelli si trasferì a Tirana per seguire suo padre il quale nel 1938 era un importante funzionario del Ministero della Pubblica Istruzione, incaricato della riforma del sistema albanese. Probabilmente al giornalista, all’epoca trentenne, fu chiesto di non scrivere di politica, ragione per la quale i suoi articoli concernano la comunità rom in Albania e furono pubblicati al “Corriere della Sera”. Caso strano e curioso, considerando il vergognoso razzismo del governo fascista sui rom.
Ironia del caso vole che il giornalista lasciasse l’Albania gli ultimi giorni di Marzo e non fu presente durante l’invasione che, siamo sicuri, avrebbe descritto splendidamente, anche se non forse fedelmente.
Montanelli ritornò in Albania nel 1942, quando intervisto il primo ministro uscente, Mustafa Kruja, scrivendo anche di Jacomoni, incaricato e rappresentante del governo italiano a Tirana, nonché della guerra italo-greca. Gli articoli scritti durante la visita però sentono di uno spirito di propaganda, tutto sommato normale per l’epoca.
Nella biografia del giornalista si accenna ad un’altra pubblicazione, “Vecchia, nuova Albania”, (“Garzanti”, Milano 1939), tutt’ora introvabile in nessuna biblioteca e ne anche nel catalogo Garzanti.