Luce che sgorga dall’abisso

di Drita Çomo

Luce che sgorga dall’abisso

Presentazione del libro

«In un freddo giorno di fine febbraio, un carro conduceva al cimitero una poetessa di ventitre anni, una ragazza bella, di quelle che questo popolo generava così facilmente e altrettanto facilmente distruggeva. Dietro il carro, su cui oscillava il corpo senza vita della giovane, procedeva una sola persona: sua madre», così Ismail Kadare nel presentarci questo libro che raccoglie le confessioni di un’anima inquieta.

Un’anima che, seppure oppressa dallo Stato e dalla malattia, mantenne in tutte le circostanze la sua classe raffinata. Drita Çomo, poetessa albanese, visse sotto la dittatura di Enver Hoxha. La sua famiglia, considerata dal regime «nemico del popolo», fu perseguitata aspramente nelle carceri e nei campi d’internamento dalla dittatura comunista.

Drita morì il 19 febbraio 1981, completamente sola, in un letto dell’Ospedale Oncologico di Tirana.

Scrisse per sé il diario e le poesie, senza sapere che un giorno sarebbero stati pubblicati. Le sue annotazioni e i suoi versi, creati sotto la minaccia del controllo improvviso della polizia, giungono oggi al lettore italiano nella traduzione dall’albanese di Klara Kodra e con la prestigiosa prefazione di Ismail Kadare.

Dettagli

Autore:
Genere: Biografia
Editore: Rubbettino Editore
Titolo in albanese: Dritë që vjen nga humnera
Traduzione di:
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 200
ASIN: 8849832028
ISBN: 9788849832020
Recensioni
Anna Lattanzi
I versi della scrittrice, che guarda al mondo con sofferenza e delizia, sono un inno alla fede, quella umana, pura, lucida e un tripudio alla bellezza degli attimi quotidiani, di cui avrebbe voluto riempire la sua esistenza.
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