Migrazioni. Tra disagio linguistico e patrimoni culturali

Les migrations. Entre malaise linguistique et patrimoines culturels

Migrazioni. Tra disagio linguistico e patrimoni culturali
Actes des Sixièmes Journées des Droits Linguistiques (Teramo–Giulianova–Fano Adriano–Pescara, 6–8 novembre 2012)

A cura di Giovanni Agresti, Silvia Pallini

Sabrina Alessandrini, Davide Astori, Alessandro Bitonti, Renée Corbeil, Fernand de Varennes, Valentina Di Cesare, Domenico Di Virgilio, Mariapia D’Angelo, Riccardo Finocchi, Lia Giancristofaro, Henri Giordan, Amélie Hien, Hélène Mattei, Massimo Pasqualone, Leonardo Persia, Nicola Reggiani, Ernesto Russo, Leonardo Maria Savoia, Silvia Sordella, Gianfranco Spitilli, Silvia Vecchi

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Presentazione del libro

Questo volume, edito in italiano e in francese, raccoglie una selezione di contributi presentati in occasione del convegno internazionale Seste Giornate dei Diritti Linguistici («Migrazioni. Tra disagio linguistico e patrimoni culturali») svoltosi nel novembre 2012 tra Teramo, Fano Adriano e Pescara. La grande e drammatica attualità del tema affrontato ha motivato un ricco ventaglio di punti di vista: sincronico, diacronico, locale, nazionale e internazionale. Ne risulta un repertorio di esperienze e strumenti necessari per meglio comprendere, ancor prima che affrontare, il fenomeno migratorio.

Tra gli autori Leonardo Maria Savoia con

La minoranza linguistica arbëreshe

Le comunità italo-albanesi dell’Italia meridionale si formarono a partire dal XV secolo quando intere popolazioni migrarono dal territorio dell’Albania meridionale a seguito della pressione turca.

Oggi troviamo cinquanta comunità nelle quali si parla ancora una varietà albanese. La storia di queste comunità è vivace e impegnata sul fronte politico-letterario: gli intellettuali arbëreshë contribuirono con le loro idee e le loro opera al Risorgimento italiano e alla Rilindja albanese.

Fra di loro, nella prima metà dell’800 spicca la figura di Girolamo De Rada. Le varietà albanesi appartengono alla famiglia delle lingue indoeuropee; in particolare condividono molte caratteristiche morfo-sintattiche con le altre lingue balcaniche (rumeno, macedone, neo-greco).

La vitalità dei dialetti arbëreshë è buona, anche se il loro uso è sensibile alle condizioni sociolinguistiche italiane, che vedono la forte pressione della lingua standard. La legge 482 ne tutela l’uso e l’autonomia, realizzando principi di difesa delle lingue minoritarie riconosciuti dall’ONU e dall’Unione Europea.

Dettagli

Autori: AA.VV.
Genere: Atti di convegno
Editore: Aracne Editrice
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine: 348
ASIN: 8854884510
ISBN: 9788854884519
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