Le vecchie di fine marzo

di Edlira Prenjasi

Le vecchie di fine marzo

Un romanzo di Edlira Prenjasi che mettiamo a disposizione dei nostri lettori in forma pdf. Riportiamo qui di seguito, quale introduzione, un estratto del testo con il quale il romanzo è stato segnalato dal comitato di lettura della 23ma edizione del premio Italo Calvino

Presentazione del libro

Le vecchie del titolo richiamano un antico adagio albanese che vuole le tardive gelate di marzo responsabili del destino degli anziani, i quali, se sopravvivono all’ultimo freddo, avranno in sorte almeno un altro anno da vivere, fino appunto al marzo successivo e alle prossime “vecchie”. Ma sono anche metafora della condizione di tutto un popolo alla caduta del Regime: appena terminato il lungo e immobile inverno dell’isolamento socialista, l’impatto con la “libertà” dalle dande dello stato-padre, col mercato, col miraggio indotto del benessere e del guadagno facile, imporrà al paese altre e durissime prove, cui molti soccomberanno.

Il romanzo si apre raccontando i convulsi mesi a Tirana dopo la caduta del Muro. Nella vita di due studentesse, apparentemente ancora regolata dai rigidi cerimoniali del socialismo di stato, cominciano a farsi strada i primi dubbi sulla effettiva tenuta del regime, accompagnati dal filtrare delle prime notizie d’oltre cortina. Si organizzano assemblee semi-clandestine e si comincia a riflettere sul da farsi con sempre maggior urgenza, ma non senza un filo d’ironia: “Ci sono notizie che nei paesi più sviluppati quando delle persone vogliono protestare organizzano lo sciopero della fame, si chiudono in un edificio isolato, bevono soltanto acqua e dormono a terra. – Allora, noi tutti da anni stiamo facendo lo sciopero della fame.” Chi può si procura un visto per l’estero e fugge.

La seconda parte segue le vicende d’un giovane funzionario di polizia siciliano che, quattro anni dopo i fatti succitati, indaga sui traffici di droga, armi, esseri umani tra Albania e Italia. Il lavoro lo condurrà a Tirana e qui conoscerà le due studentesse, una delle quali, rimpatriata dopo un periodo (infelice) in Italia, è la sua interprete. Qui il poliziotto scoprirà anche le proprie origini arberesh, cioè di albanese fuggito in Italia ai tempi gloriosi di Skanderbeg e dell’invasione turca, ma il precipitare dei tumulti scoppiati in seguito al fallimento delle finanziarie (“le firme piramidali”) sorte a prosciugare i risparmi di migliaia di cittadini, lo allontanerà dalle proprie radici e, forse, da un nuovo amore.

OBCT

Dettagli

Autore:
Genere: Romanzo
Editore: Self publishing
Anno di pubblicazione: 2011

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