Lo scrittore albanese Besnik Mustafaj è stato l’ospite d’onore della 46esima edizione del Premio letterario Flaiano, sulla narrativa e l’italianistica.
Una parte importante nell’evento cerimoniale, svolto a Pescara, è stata dedicata alla promozione del suo romanzo Piccola saga carceraria. Ad un’anno dalla pubblicazione con la Castelvecchi Editore, il romanzo continua ad avere un eco importante nei media oltre ad essere accolto calorosamente dalla critica italiana.

Sui temi della storia recente dell’Albania, presenti nel suo libro, la cultura e letteratura albanese, Besnik Mustafaj ha conversato con il giornalista della Rai, Lucio Valentini. Il Presidente del Premio Flaiano, Carla Tiboni, ha consegnato il premio speciale Flaiano allo scrittore albanese con la menzione “Per l’attività di promozione culturale nell’integrazione Adriatico-Ionica-Mediterranea“.
I premi Flaiano
Fondati nel 1973 dal giornalista Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera, i Premi Internazionali Flaiano costituiscono una struttura articolata in tutta una serie di manifestazioni, rassegne, convegni, spettacoli nei quali confluiscono motivi concreti di cultura: nel senso specifico di produzione di “fatti” letterari, teatrali, cinematografici, televisivi che culminano nelle giornate estive e autunnali della consegna dei premi.
Biografia di Besnik Mustafaj

Besnik Mustafaj, nato il 23 Settembre del 1958, è un noto politico e scrittore albanese. Si è laureato in Lingua e Letteratura Francese all’Università di Tirana e ha lavorato come professore, traduttore e giornalista. È tra i fondatori del Partito Democratico d’Albania. Ambasciatore in Francia dal 1992 al 1997, è stato Ministro degli Esteri dal 2005 al 2007, per poi dimettersi causa dissenso con il premier Sali Berisha e dedicarsi definitivamente alla scrittura.
Nel 1997 rassegna le dimissioni dopo la salita al governo del partito socialista. Torna in Albania come rappresentante del partito democratico, da cui si allontanerà nel 2009.
Tra i più importanti scrittori contemporanei albanesi, Mustafaj è autore di numerosi romanzi, saggi, raccolte e traduzioni. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue, ricevendo un largo consenso di critica. In Italia ha pubblicato Albania: Tra crimini e miraggi (Garzanti, 1993) e la raccolta di poesie Leggenda della mia nascita (2012). Nel 1997 ha vinto il premio “Méditerranée” per il romanzo Daullja prej letre (Tamburo di carta).
La storia della sua Piccola saga carceraria parte in un carcere dei Balcani, dove il detenuto politico Bardhyl Huta è unito al nonno, al padre e alla moglie da un singolare destino che divide le generazioni in prigionieri e guardiani. Passato e presente si ricongiungono nel senso di prigionia, unica dolorosa costante fra le emozioni demolite dalla violenta coercizione delle guardie e il caparbio tentativo di sottrarsi alle vere catene, quelle della mente.