Si è svolta, alla presenza di una ricca platea composta da giornalisti e ospiti, la seconda conferenza stampa del Salone Internazionale del libro di Torino 2023, che avrà luogo dal 18 al 22 maggio, con l’Albania Paese ospite d’onore e Albania Letteraria seguire passo dopo passo la sua presenza alla kermesse.

I nomi
Ermal Meta, Ylljet Aliçka, Tom Kuka (Enkel Demi), Benko Gjata, Anilda Ibrahimi, Fatos Kongoli, Darien Levani, Matteo Mandalà, Virgjil Muçi, Liridon Mulaj, Lucia Nadin, Ardian Ndreca, Bashkim Shehu, Ornela Vorpsi, Tobias Xhaxhiu, Lea Ypi, sono i nomi degli ospiti confermati per l’Albania, autori e studiosi, che compaiono sul comunicato stampa della manifestazione, su indicazione del Ministero della Cultura albanese, ai quali, secondo indiscrezioni, si aggiungeranno le proposte delle case editrici nostrane. Attendiamo, quindi, una lista ancora più corposa di questa, già di per sé molto interessante.

Nicola Lagioia
Attraverso lo specchio è il tema della XXXV edizione del Salone, l’evento internazionale dedicato agli autori, ai libri e a tutti gli attori della filiera e a parlare del nutrito programma di quest’anno è stato il Direttore Editoriale uscente, Nicola Lagioia, che gentilmente ha risposto a qualche mia domanda subito dopo la conferenza stampa.
Il Salone 2023 apre nuovamente le porte al Paese ospite d’onore e la scelta ricade sull’Albania. Perché?
L’Albania è sempre stata molto vicina al Salone del libro. La sua presenza, anche se non ancora come Paese ospite, è stata, negli ultimi anni, molto importante. Questo in generale e in merito alla manifestazione.
Per quello che mi riguarda, il mio legame con l’Albania va al di là del Salone del libro; io sono nato a Bari, per me gli albanesi sono fratelli. Geograficamente l’Albania si trova proprio di fronte alla Puglia, siamo molto vicini e tra l’altro uno dei membri del nostro Comitato Editoriale, il compianto Alessandro Leogrande, ha dedicato al Paese delle Aquile uno dei suoi libri più importanti, Il naufragio, che tratta del tragico affondamento della Katër i Radës. La prima strada intitolata a Leogrande, non è stata in Italia, ma a Tirana. L’inaugurazione si è svolta in mia presenza e non solo: ero insieme a Goffredo Fofi, al Sindaco di Tirana e ad Arlinda Dudaj, l’editrice in Albania di Leogrande.
Un anno e mezzo fa sono stato alla Fiera del libro di Tirana, in occasione della presentazione di un mio volume tradotto in albanese e ho visto una città totalmente cambiata, in fermento e vivace. Pertanto, tutti questi motivi che ho espresso, anche se in maniera rapsodica, fanno sì che per me costituisca un enorme piacere avere l’Albania come Paese ospite.
Pensa che questa partecipazione possa favorire un arricchimento reciproco e soprattutto possa dare una mano alla diffusione della letteratura albanese in Italia, che ancora oggi incontra molte difficoltà?
Indubbiamente ci sono delle difficoltà in merito, però abbiamo anche editori che ci credono, come Livio Muci, che non è l’unico, anche se la sua è una delle case editrici che ha accolto più di tutte i libri degli autori albanesi. Malgrado questo, sì, bisogna ammettere che la letteratura proveniente dall’Albania sia ancora poco conosciuta, nonostante la vicinanza.
È bizzarro quanto accade: sappiamo cosa succede oltre Oceano e non siamo informati su quello che accade al di là del Mediterraneo. Il Salone del libro sarà un’occasione per migliorare in questo senso e per favorire la conoscenza della letteratura e della cultura albanese, più di quanto non sia successo negli anni precedenti. Sull’arricchimento reciproco, non nutro alcun dubbio.
A partire dal 12 aprile il programma completo del Salone del libro 2023 sarà pubblicato sul sito ufficiale della kermesse.