Katër i Radës

Venerdì 28 Marzo. Correva l’anno 1997.

Decine di uomini, donne e bambini partirono, come ogni giorno, alla ricerca di un futuro migliore, in quell’Italia che orami era diventata l’America degli albanesi.

Alle spalle l’Albania, un paese stordito dal caos, che non poteva dare un degno futuro ai propri figli e che come una madre si era rassegnata a vederli partire giorno dopo giorno, per anni e anni.

Quel venerdì è ricordato ancora oggi come il venerdì nero per il popolo albanese, la piccola imbarcazione Katër i Radës non arrivo mai a destinazione, come non ci arrivarono oltre cento persone che ne erano a bordo.

Il suo percorso si interruppe là nel mezzo, nel Canale di Otranto, dove decise di giacere a 870 metri di profondità, ma non per sua volontà, non per volontà di chi si trovava a bordo e sognava di vedere le luci del Belpaese.

Le ultime ore, gli ultimi minuti di quella che ormai è passata alla storia come la “Tragedia di Otranto”. Video

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