Dopo la pioggia
Gli Stati della ex Jugoslavia e l’Albania (1991-2011)

Di solito dopo la pioggia ritorna il sereno, il bel tempo, talvolta fa pure capolino l’arcobaleno. Nel caso della ex Jugoslavia e dell’Albania, però, non si sono seguite le consuete tendenze della meteorologia. Nel senso cioè che, dopo il grande temporale, il cielo non si è rasserenato. O perlomeno non si è rasserenato del tutto. E’ rimasto sempre incerto, inaffidabile, qualche volta ancora minaccioso.
La metafora è tratta dal film del macedone Milcho Manchevski, uscito alla metà degli anni Novanta ed intitolato “Prima della pioggia”. Il film, che ebbe il Leone d’Oro a Venezia, ben descriveva il clima di violenza (a cui non ci si può sottrarre come in un gorgo irresistibile, sosteneva Manchewski) che contraddistingueva in quegli anni i Balcani, quelli definiti della transizione.
Ora il temporale, cioè le guerre intra-jugoslave ed i sussulti albanesi, si è da tempo concluso, pur persistendo ancora tensioni e problemi scoperti, ma ciò che è venuto dopo non ha portato né l’arcobaleno né un bel tempo duraturo e convincente. La transizione continua, si fa infinita con tutte le sue incertezze e le sue incongruenze.
Il libro, curato da D’Alessandri e Pitassio, due storici specializzati nell’area balcanica (il primo è anche segretario dell’Associazione italiana di studi del sud-est europeo), vuole fare il punto di questi ultimi vent’anni di storia in cui i Balcani hanno conosciuto stravolgimenti e frammentazioni tali da creare una vera cesura storica tra il prima e il dopo.
Leggi la recensione di Vittorio Filippi su OBCT