Si è conclusa la XXXV edizione del Salone del libro di Torino: le condizioni metereologiche avverse dei giorni passati non hanno frenato i lettori e le lettrici, che in moltissimi hanno attraversato lo specchio tra i 573 stand e le 48 sale.
Il Salone del Libro quest’anno si è superato, riuscendo a condurre 215.000 visitatori tra i padiglioni 1, 2, 3 e Oval del centro polifunzionale Lingotto, il Centro Congressi e la Pista 500, progetto artistico sviluppato dalla Pinacoteca Agnelli. In particolare, il picco di affluenza si è registrato nella giornata di sabato 20 e rappresenta un record assoluto per la manifestazione culturale. Tre gli appuntamenti in Sala Albania nell’ultimo giorno della kermesse.
Sala Albania
La mattinata si è aperta con Elia Zaharia Zogu, che ha presentato il suo libro La rosa bianca davanti a una nutrita scolaresca, che ha ascoltato il racconto sulla vita della regina Geraldine, moglie del re Zog, ora in lingua italiana. Un albo illustrato che vuole essere un bellissimo invito a conoscere non solo la straordinaria vita della donna che si innamorò del re, ma anche la storia dell’Albania.

Subito dopo, l’appuntamento con Rita Petro e Alda Bardhyli, Onde del femminismo albanese, in cui la poetessa e la direttrice del Centro per il Libro e la Letteratura Albanese si sono confrontate sulle prime voci femminili dopo il racconto degli anni ’30, fino alle prime pubblicazioni a figura intera sotto il nome di un’autrice donna. Si è parlato anche di eros e femminismo nelle lettere albanesi. È intervenuto il giovane scrittore Tobias Xhiaxhiu.

La Bardhyli ha sottolineato come spesso le donne del passato firmassero i loro libri con pseudonimi maschili, rimanendo a lungo invisibili. Le prime voci femminili, infatti, subentrarono nei primi anni Sessanta, consolidandosi intorno agli anni Ottanta.
Rita Petro ha raccontato il suo romanzo, narrando dell’ambientazione, del tabù legato all’amore e al corpo, delineando la protagonista femminile. Ha parlato della censura e dell’autocensura delle autrici in Albania e dell’emancipazione che, finalmente, si sta verificando.

A chiudere la giornata Sonila Strakosha che ha presentato sia il suo libro uscito in Albania pochi mesi fa, che Fuori dall’abisso.
Articolo di Anna Lattanzi e Anna Giulia Buonanno.