Extra time
(La tua seconda persona)

“Di nuovo quel rumore dell’ascensore. Non ti alzi subito dalla scrivania. Può essere il vicino, capita che rientri tardi. La porta metallica si apre. È un’attesa totale. Ti vengono i brividi. Temi di mettere l’occhio nello spioncino. Ti fermi. Suona anche il campanello.
E allora? Apri questa porta! Cercavi la resurrezione, e adesso che arriva non sei in grado di accoglierla? Aprila! L’abbraccio non può essere mai un addio! È la tua seconda persona, resuscitata, che rientra a casa.”
È un giorno qualunque, la quotidianità domestica scorre come sempre. Ma quel giorno, uscire dalla porta di casa si trasforma in un pellegrinaggio sacro: un uomo segue le tracce del figlio scomparso e scopre se stesso, il padre in divenire.
Scritto in seconda persona, questo romanzo intreccia autobiografia e storia, ed è una metafora della lettura come pratica e come processo dove la vita narrata chiama in campo la tua biografia, lettore: nell’abbandono della narrazione causa-effetto, nell’uscita fuori dal tempo cronologico per abitare il tempo extra. È quel tempo che non si misura con l’orologio: è quello scandito dalle proprie emozioni, dagli affetti e dalle relazioni che rendono vitale ogni esistenza, dall’ascolto profondo che ogni vita suscita e illumina.