Le figlie del generale

Questa è la storia di Marsina e Martina, due gemelle figlie di un alto militare in carriera durante la dittatura in Albania

Le figlie del generale

"Le figlie del generale" è la storia di Marsina e Martina, due gemelle, figlie di un alto militare in carriera durante la dittatura in Albania. Condividono lo stesso amore per i due uomini della loro vita: per il padre comunista e per Jeton, il quale ha il profilo familiare “macchiato”. Due scelte difficili che precedono una tragedia. Un romanzo psicologico travolgente scritto in seconda persona come una ricerca assidua del colpevole nell'altro, completamente simile a sé stesso, personaggi sdoppiati, sviluppi e conclusioni sorprendenti. Una rivelazione intima per il sesso e la violenza, per il sistema e il caos, per il sentimento e il dovere, per l'ambizione e la rivalità.

"È più o meno una Hiroshima, dove guardiamo l'estensione della catastrofe dopo che l'onda d'urto sia passata e mentre si contano le vittime. Le vittime sono: desideri soffocati, scelte obbligate e libertà derubate. Descrivendo le sensazioni e non direttamente la realtà, le conseguenze e non l'azione, l'autrice Mimoza Hysa è riuscita realizzare egregiamente un romanzo intenso”

Bashkim Hoxha

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Presentazione del libro

Le due gemelle, Marsina e Martina, condividono lo stesso amore per i due uomini della loro vita: per il padre comunista e per Jeton, che però proviene da una famiglia “macchiata”.

Un romanzo psicologico travolgente, fatto di sviluppi sorprendenti e personaggi sdoppiati, continuamente divisi tra sesso e violenza, sentimento e dovere, ambizione e rivalità.

Martina

Non ti stacchi, Marsina. Ti sei conficcata come un artiglio nella mia pancia. È questo il destino di due gemelle dello stesso ovulo? Perché ci siamo separate? Noi eravamo sempre attaccate, vivevamo come un tutt’uno, come poteva esserci una crepa? Che cosa eravamo noi? Un esperimento? Cerco di capire, perché ho bisogno di confessare a te quello che mi succede? Non siamo più lo stesso ovulo. Mi servi solo per la guerra. Le persone, quando non hanno battaglie, si creano un nemico.

Per sentirsi vive. Per trovare in quel nemico il cambiamento, l’odio, il posto in cui ti hanno umiliato. Tu eri stata lo specchio sudicio dei bagni per me. Facevo fatica anche a guardarmi. Come se avessi dovuto nascondermi dal diavolo. Tutta la mia vita è stata uno sforzo per affrontare la mia sorte prestabilita e la tua, che hai scritto con le tue mani. Sei stata una turista nella vita, Marsi. Non ti sei mai fermata. E i turisti sono terroristi. Imprevedibili. Irresponsabili. Fanno quello che vogliono senza tener conto dei doveri.

La vita non è un vagare senza ideali, senza obiettivi, senza perseveranza. Senza posti di merito. Senza muri. Ti devi fermare in un posto, costruire un recinto, gettare le radici, proteggerle con il sangue, non permettere a nessuno di profanarle. Ecco, questa è la vita. E non essere il vento della tempesta. Cambiare lingua e famiglia, desiderare ciò che è lontano, ferire ciò che è vicino. Non è tanto quello che ti salta in mente di fare, ma cosa sacrifichi per esserlo. Non ho cambiato idea su questo, e non credo che cambierò mai idea, ma sarei più tranquilla, se ora, dopo venticinque anni, sapessi dove sei e cosa fai. Per non esplodermi tra le mani come una mina.

Marsina

Ancora oggi mi fanno paura le persone che sanno cosa stanno facendo e che hanno un’eccessiva fiducia nei loro ideali, mi fanno paura le persone che costruiscono solidi sistemi, dai quali non si muovono le virgole, mi intimoriscono le persone con una grammatica pulita e una sintassi complessa, in cui tutte le frasi si legano meravigliosamente con congiunzioni coordinate e subordinate.

Frasi che hanno un perché causale e quindi conclusivo. Mi fanno paura le persone che sanno darti una risposta a ogni domanda. Io sono stata in grado solamente di sollevare domande nella mia vita, Martina, e se la vita mi ha dato ogni tanto qualche risposta, anche se in ritardo, mi sono sentita matura e cresciuta.

Dettagli

Autore:
Serie: Enver Hoxha
Genere: Narrativa
Editore: Besa Muci Editore
Titolo in albanese: Bijat e gjeneralit
Traduzione di: ,
Anno di pubblicazione: 2022
ASIN: 8836292135
ISBN: 9788836292134
Recensioni
Anna Lattanzi
Un romanzo potentemente introspettivo questo Le figlie del generale, di Mimoza Hysa, il primo libro tradotto in italiano della scrittrice e pluripremiata traduttrice albanese.Bella la creatività dell’autrice, che segue le vicende di una storia ben precisa, a cui la Hysa ha saputo dare un’impronta di ampio respiro, riuscendo a destreggiarsi amabilmente tra fatti narrati e le più vive sensazioni, permettendo ai personaggi di muoversi sulla sottile linea di demarcazione tra il bene e il male, il cuore e la mente, gli obblighi e la volontà e quella dei più reconditi desideri umani.
Laura Martiner
Nessun fraintendimento: non è un libro sulla dittatura, perché non leggerete mai di totalitarismo, ma esiste e lo avvertirete. Una lettura scorrevole, che nasce da una scrittura essenziale e da uno stile sobrio, che non perde mai di vivacità.
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