Nel maggio del 2009 Darien Levani, Vicedirettore di Albania News, e scrittore affermato pubblicò un interessante articolo “Montanelli e l’Albania” che di seguito riportiamo per la sua attualità:
“La biblioteca nazionale di Albania ha scelto il giornalista Indro Montanelli al quale ha dedicato il giorno Internazionale del Libro. Il direttore della stessa, Aurel Plasari, ha parlato dell’importanza del giornalista italiano per l’Albania, presentando anche il suo libro, “Albania, Una e mille”( Torino, 1939 ) scritto da Montanelli mentre questo si trovava in Albania, tra il 1938 e Marzo 1939.

Per l’occasione era presente a Tirana Sandro Gerbi, biografo di Montanelli che ha descritto l’esperienza del giornalista in Albania.
Montanelli si trasferì a Tirana per seguire suo padre il quale nel 1938 era un importante funzionario del Ministero della Pubblica Istruzione, incaricato della riforma del sistema albanese. Probabilmente al giornalista, all’epoca trentenne, fu chiesto di non scrivere di politica, ragione per la quale i suoi articoli concernano la comunità rom in Albania e furono pubblicati al “Corriere della Sera”. Caso strano e curioso, considerando il vergognoso razzismo del governo fascista sui rom.
Ironia del caso vuole che il giornalista lasciasse l’Albania gli ultimi giorni di Marzo e non fu presente durante l’invasione che, siamo sicuri, avrebbe descritto splendidamente, anche se non forse fedelmente.
Montanelli ritornò in Albania nel 1942, quando intervistò il primo ministro uscente, Mustafa Kruja, scrivendo anche di Jacomoni, incaricato e rappresentante del Governo italiano a Tirana, nonché della guerra italo-greca. Gli articoli scritti durante la visita però sentono di uno spirito di propaganda, tutto sommato normale per l’epoca.
Nella biografia del giornalista si acenna ad un’altra pubblicazione, Vecchia, nuova Albania”, (“Garzanti”,Milano 1939), tutt’ora introvabile in nessuno biblioteca e ne anche nel catalogo Garzanti”.
Diamo ora notizia che la Casa editrice “Botimet 55” di Tirana ha recentemente pubblicato – a distanza di oltre 70 anni dalla edizione italiana – la traduzione in lingua albanese, a cura di Aurel Plasari, del libro di Indro Montanelli “Albania una e mille”.

Riportiamo il comunicato stampa della Casa editrice in albanese e nella traduzione italiana:
“Shqipëria një dhe njëmijë” është libër i një shkrimtari kontrovers,të famshmit Indro Montanelli (1919-2001): gazetar ndër më të zotët, historian ndër më të shquarit jo vetëm italianë, por edhe europianë. Ai është shkrimtar kontrovers posaçërisht në këtë libër: jo vetëm për nga fryma e një propagande të caktuar ideologjike që fryn faqeve të tij, por edhe për nga ato lajthime të tij historike që mund të na ngjajnë neve sot qesharake; për ndonjë, opinionet që formulon lidhur me çështjen e besimeve të shqiptarëve, për shembull për Krishterizmin ortodoks apo Islamin shqiptar; po ashtu për një përmasë monomaniake kolonializmi ekonomik e kulturor të cilën, me sa kuptohet, në kohën kur shkruante për Shqipërinë dhe shqiptarët nuk e ka përmbajtur dot.
Montanelli ishte “fashist i thekur”, sikurse kolegët e tij e quanin, por padyshim mund të cilësohet si ndër shkrimtarët më realistë sa u përket pikërisht njohjes, studimit dhe përshkrimit të Shqipërisë dhe shqiptarëve. Kjo atij nuk mund t’i mohohet. Për këtë arsye, me gjithë pasaktësitë e aty-këtushme që ndeshen në këtë libër të tijin, me gjithë bizaritë apo tuhafëritë, librin e tij është më mirë ta njohim sesa t’ia lëmë pluhurit të bibliotekave italiane.
Duke e zhveshur prej leckave të ideologjisë së kohës, me siguri mjaft gjëra do të na mbeten prej leximit të tij: do përfundime që qëndrojnë ende në fuqi dhe që dëshmojnë mprehtësinë e vrojtimit, njëherësh të analizës dhe sintezës, të gazetarit shumë të aftë që ai ishte. Rrjedhin prej tyre edhe një varg të vërtetash gjithnjë të pazvenitura nga kalimi i kohës, që ndodhen në pikëprerjen e asaj çfarë është historike me atë çfarë është e përjetshme tek shqiptarët.
Traduzione italiana a cura di Rovena Sakja:
“L’Albania, una e mille” è il libro di uno scrittore controverso e famoso, Indro Montanelli(1919-2001). Giornalista e storico tra i più bravi ed eccelsi non solo in Italia ma anche in Europa. Egli è uno scrittore controverso specialmente in questo libro: non solo per il respiro di una certa propaganda ideologica che si sente tra le pagine, ma anche per le sue deviazioni storiche che oggi a noi possono sembrare ridicole; per qualche opinione formulata sulla questione delle religioni degli albanesi, per esempio sul Cristianesimo ortodosso oppure l’Islam albanese; ma anche per una dimensione monomaniaca di colonialismo economico e culturale che, a quanto si intende, nel periodo in cui scriveva per l’Albania e gli albanesi, non poteva non trasparire.
Il dott. Montanelli era fascista “convinto” ma senza dubbio può essere definito come uno dei scrittori più realisti per quanto riguarda la conoscenza, lo studio e la descrizione dell’Albania e degli albanesi. Questo non può essere negato e proprio per questa ragione che con tutte le inesattezze riscontrate qua e là, con tutte le bizzarrie e stranezze, il suo libro è sempre meglio conoscerlo che lasciarlo alle polveri delle biblioteche.
Spogliandolo dagli stracci dell’ideologia del tempo, di certo ci rimarrà tanto dalla lettura: alcune conclusioni sono ancora valide e che testimoniano l’acutezza dell’osservazione, dell’analisi e della sintesi da giornalista capace quale era. Ne conseguono una serie di verità sempre valide nonostante il passare del tempo, che si trovano nel punto di incontro di ciò che è storico con ciò che è eterno negli albanesi.