L’Albania veneta
La Serenissima e le sue popolazioni nel cuore dei Balcani

Saggi di Bruno Crevato-Selvaggi, Jovan J. Martinovic, Daniele Sferra, Caterina Schiavo, Pëllumb Xhufi
La Serenissima e le sue popolazioni nel cuore dei Balcani
Saggi di Bruno Crevato-Selvaggi, Jovan J. Martinovic, Daniele Sferra, Caterina Schiavo, Pëllumb Xhufi
I quattro secoli del dominio della Serenissima Repubblica di San Marco hanno lasciato una ricchissima eredità storica, spirituale e culturale sulla costa dell’attuale Albania e del Montenegro, chiamate nel passato “Albania Veneta”.
E’ proprio la preminenza, in origine, dei territori dell’Albania settentrionale che entrano a far parte della repubblica di Venezia (Durazzo nel 1392, Scutari nel 1405) a dare il nome di “Albania veneta” a città, porti e porzioni di territorio che in realtà, dopo il 1501, caduta Durazzo in mano ai turchi, sono oggi tutti appartenenti al Montenegro.
Poste ai confini meridionali del dominio veneto nell’Adriatico e contrastate ai turchi, molte di queste città rimarranno veneziane sino alla caduta della Repubblica di San Marco nel 1797, condividendone l’economia e l’attività proiettata sul mare e sui commerci, diventandone addirittura un’enclave in terra turca quando, nel 1699, la repubblica di Ragusa, con i cui territori confinava, cederà agli Ottomani un sottile sbocco al mare nei pressi di Suttorina, proprio per creare un cuscinetto tra i propri territori e quelli veneziani a sud.
Il volume, riccamente illustrato a colori con la riproduzione di antiche carte geografiche, ripercorre la storia dell’Albania Veneta, illustra dettagliatamente le vestigia storico-architettoniche di quei territori, e ne descrive la struttura amministrativa.
Completano questo quadro alcuni rari testi inediti di relazioni dei Rettori veneziani, e la descrizione dell’Albania di Vincenzo Antonio Formaleoni, pubblicata nel 1787.