Statuti di Scutari
della prima metà del secolo XIV con le addizioni fino al 1469

- Scutari e i suoi statuti
- Gli statuti, tra Scutari e Venezia, di Gherardo Ortalli
- Un monumento dell’Albania medievale: gli statuti di Scutari, di Oliver Jens Schmitt
- Il testo statutario, di Lucia Nadin
- I caratteri linguistici, di Giovan Battista Pellegrini
- Il codice degli statuti e l’edizione, di Lucia Nadin
- Statuta Scodrae
- Indice dei capitoli
- Edizione del testo
- Statutet e Shkodrës, traduzione a cura di Pëllumb Xhufi
- Indice delle parole e glossario
Nel 1907 la Bibliografia statutaria curata da Leone Fontana segnalava l’esistenza di uno statuto scutarino. Il Fontana aveva registrato: “Scutari, Albania. Statuto di Scutari. Ms Museo Civico Correr, Venezia”. Quel testo non aveva sollecitato per mezzo millennio l’attenzione dei ricercatori. Lucia Nadin prese per prima in mano quel codice, che cominciò ad essere oggetto di segnalazione. Lucia Nadin presentò a Gherardo Ortalli il giovane Schmitt, che aveva conosciuto all’Archivio di Stato di Venezia, invitandolo a scrivere qualcosa sugli Statuti, dal momento che stava studiando la presenza di patrizi veneziani in Albania nel medioevo.
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