Poesia dal Kossovo
La tragedia del Kosovo che rivive nei testi dei suoi poeti

La Tragedia di un popolo scacciato dalla sua terra, umiliato e disperso nelle nazioni circostanti, privato del diritto di esistere, rivive nella sua autentica cultura, nelle sue tradizioni, nei testi dei suoi poeti più rappresentativi: da Din Mehmeti a Ali Podrimja, da Azem Shkreli a Shefqet Dibrani, sembra ritornare ossessiva la metafora del fuoco e del silenzio.
Da una parte il Kosovo come terra di fuoco e sciabole, dall’altra come luogo del silenzio di identità negata. Le poesie dei poeti del Kosovo sono allora una sorta di vangelo e di memoria, ma appaiono anche di una illuminazione profetica straordinaria.
Sembrano scritte un attimo prima dell’esodo, un istante prima della scintilla che ha provocato il nuovo incendio dei Balcani.