Aprile spezzato
di Ismail Kadare

Secondo le regole del Kanun, antico codice di diritto in uso nelle alpi albanesi, Gjorg è costretto suo malgrado a vendicare la morte del fratello, pena la perdita del proprio onore presso la comunità e la famiglia stessa. La sua è solo l’ultima di una serie di vendette di sangue perpetrate in nome del Kanun tra la sua famiglia e quella dei Kryekuqe. Gjorg, secondo la besa, ha solo un mese di tempo, fino a metà aprile, prima che i parenti della vittima debbano vendicarsi a loro volta.
Nel frattempo, lo scrittore Besian Vorpsi è in viaggio di nozze con la moglie Diana, venuto in carrozza da Tirana per ammirare la terra dell’epos omerico e del temibile e maestoso Kanun.
Il viaggio che porta i tre alla fortezza di Oroshi, Gjorg per pagare l’imposta del sangue e i due sposi per addentrarsi nel cuore delle antiche usanze, diventa un profondo viaggio interiore. Mentre Gjorg cerca di dare un senso al suo destino prematuramente spezzato, di fronte al quale l’onore difeso dal Kanun non gli è di alcun conforto, Diana viene dolorosamente a contatto con la reale dimensione dei condannati a morte, in pieno contrasto con quella idealizzata dal marito. Gli sguardi dei due malcapitati si incroceranno, e da quel momento la loro vita non sarà più la stessa.
(Sara Daneri)